
Economia / Bergamo Città
Martedì 02 Settembre 2025
Contratti, i rinnovi sono in salita oltre 80mila bergamaschi in attesa
LE PIATTAFORME. Le richieste di aumento superano i 200 euro, si arriva a 310 per i laterizi. I metalmeccanici sono la categoria più coinvolta. A fine anno scadrà il Ccnl gomma-plastica.
Come si concluderà la trattativa tra Fim, Fiom e Uilm da una parte e Federmeccanic a e Assistal dall’altra è un gigantesco punto di domanda. Il confronto per il rinnovo del contratto principe dei metalmeccanici, a più di un anno dal suo avvio, è ancora in alto mare e, tra il «piccolo» esercito di lavoratori che attende un nuovo Ccnl, le tute blu rappresentano la parte più consistente. Anche nella nostra provincia, dove se ne contano circa 70mila, su un totale di oltre 80mila addetti che aspettano la firma del contratto. Tra questi ci sono i lavoratori della gomma-plastica (intorno agli 8mila in Bergamasca), quelli delle telecomunicazioni (un migliaio) e i circa 800 dei laterizi e manufatti cementizi.
Incontro il 6 ottobre
L’11, il 18 e il 25 settembre le tre sigle sindacali si incontreranno con Federmeccanica e Assistal a delegazioni ristrette, mentre bisognerà aspettare i primi di ottobre (l’ipotesi è il 6) per il confronto in plenaria. La richiesta economica di 280 euro lordi per il livello C3 avanzata dai sindacati sembra un obiettivo di difficile raggiungimento.
Ma nella metalmeccanica ci sono altri contratti alla prova del rinnovo. Come quello di Confimi Industria Meccanica (circa 3mila addetti nella nostra provincia), scaduto il 30 giugno 2023. A metà luglio è stato firmato l’accordo (solo dalla Fim e non dalla Uilm) per l’adeguamento dei minimi tabellari, mentre la piattaforma con le rivendicazioni sindacali risale addirittura a prima che scadesse il Ccnl, quando Fim e Uilm si auguravano un rinnovo «in tempi rapidi». Così non è stato, ma ad oggi, secondo fonti sindacali, ci sarebbero le condizioni per riaprire la trattativa.
Unionmeccanica e la presidenza
Per quanto riguarda Unionmeccanica Confapi (circa 3mila i dipendenti in Bergamasca), a fine luglio si è trovata la quadra sul biennio 2025-2026, in cui è previsto un aumento di 100 euro lordi al 5o livello. Il contratto è scaduto il 31 dicembre 2024 e ora c’è da discutere sia la parte normativa che quella economica con incontri in calendario tra settembre e ottobre.
C’è però una questione delicata all’interno dell’associazione, che, almeno al momento, non è esattamente una «categoria forte e compatta», come si legge sul suo sito Internet. Non è infatti ancora risolta la questione della presidenza. Il lecchese Luigi Sabadini è stato eletto presidente per il triennio 2023-2026, ma a condurre la trattativa, quest’estate, c’era un altro presidente, il toscano Lorenzo Giotti. Dopo i vari colpi di scena, ora c’è da capire chi siederà sulla poltrona di numero uno. E chissà che non spunti un terzo nome.
Anche il Ccnl degli orafi e argentieri (sul territorio i numeri sono esigui) è scaduto a dicembre dell’anno scorso e, dopo gli incontri di aprile e giugno in cui sono emerse distanze tra le parti, il confronto riprende il 15 settembre.
La gomma e il distretto orobico
La «Rubber Valley» è il distretto della gomma del Sebino e il prossimo 31 dicembre il contratto nazionale di riferimento scade. Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno già messo a punto una piattaforma per il triennio 2026-2028, che sarà illustrata all’attivo regionale lombardo dell’8 settembre a Milano. I sindacati chiedono un incremento salariale complessivo (Tec) di 235 euro lordi al livello F. Il settore è legato all’automotive, che non sta certo vivendo il suo periodo migliore, e questo potrebbe complicare la discussione.
Telecomunicazioni e laterizi
La strada è in salita anche sul fronte delle telecomunicazioni, il cui contratto è scaduto ormai quasi tre anni fa, a fine 2022. La trattativa, interrottasi a dicembre dell’anno scorso, è ripresa a luglio di quest’anno - nel mezzo c’è stato lo sciopero del 31 marzo, mentre è stato revocato quello del 14 luglio - e a settembre Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil insieme ad Asstel si dovrebbero sedere intorno a un tavolo il 10 (incontro tecnico) e il 29 (in plenaria). Le tre sigle mettono sul piatto una richiesta di aumento di 260 euro lordi al 5o livello.
Il contratto dei laterizi e manufatti cementizi - in scadenza il 30 settembre - è uno di quelli in cui i minimi tabellari del livello di inquadramento più basso (F) superano di poco i mille euro grazie alla terza tranche di aumento scattata a febbraio di quest’anno. E Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil chiedono un aumento di 310 euro al parametro 136, che tenga conto «dell’inflazione degli ultimi anni», ma anche «dell’andamento del settore e della sua produttività» e «della tutela del potere di acquisto».
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