Dal 9 ottobre bonifici instantanei in tutte le banche

LA NOVITÀ. Parte il 9 ottobre la seconda fase, prevista dalle norme Ue, per accelerare la diffusione presso banche e clienti dei bonifici instantanei. Quel giorno infatti banche e Poste saranno obbligati a fornire il servizio ai loro clienti e di verificare che il nome di chi li riceve coincida anche con quello del titolare dell’Iban.

Un servizio utile, come ricorda la Banca d’Italia, soprattutto per pagamenti urgenti e per quelli che richiedono di pagare al momento della consegna di un bene o della prestazione di un servizio, come i servizi on demand online (ad esempio, la visione di un film), gli scambi tra persone fisiche (ad esempio, quando facciamo il passaggio di proprietà per l’acquisto di un’auto usata) o gli acquisti nei negozi. «Ciò è particolarmente vero se l’importo della transazione supera i limiti delle carte di pagamento, mentre è consentito il trasferimento tramite bonifico».

L’obbligo di offrire bonifici istantanei in ricezione e in invio, rileva l’Abi, riguarderà anche le banche che si trovano in paesi che non hanno adottato l’euro e gli altri prestatori di servizi di pagamento (Istituti di moneta elettronica e Istituti di pagamento) in momenti successivi, a partire dal 9 aprile 2027

La prima fase

La prima fase, in vigore dal 9 gennaio di quest’anno, prevedeva solo l’obbligo di ricevere i pagamenti instantanei e di non applicare commissioni superiori a quelle dei bonifici tradizionali.

Il servizio di verifica anti frodi

Il servizio di verifica, che alcuni istituti di credito già prevedono, consente di limitare frodi ed errori visto che il pagamento, che impiega meno di 10 secondi, non è revocabile. Per questo, specie nei primi tempi, bisognerà prestare particolare attenzione nella compilazione dell’ordine. In caso di truffe resta comunque prevista la possibilità di chiedere un rimborso a patto di avvisare immediatamente la banca.

L’obbligo di offrire bonifici istantanei in ricezione e in invio, rileva l’Abi, riguarderà anche le banche che si trovano in paesi che non hanno adottato l’euro e gli altri prestatori di servizi di pagamento (Istituti di moneta elettronica e Istituti di pagamento) in momenti successivi, a partire dal 9 aprile 2027.

© RIPRODUZIONE RISERVATA