Data center da 3 miliardi a Treviglio

L’INVESTIMENTO. L’irlandese Echelon pronta a realizzare l’infrastruttura tecnologica nell’area ex Eurogravure. Sarà il primo campus della società nel Paese. «Vogliamo portare un ecosistema digitale creando posti di lavoro».

Sarà l’irlandese Echelon, sviluppatore, proprietario e gestore privato di campus di data center iperscalabili in tutta Europa, a costruire a Treviglio una nuova infrastruttura di raccolta dati nell’area della ex tipografia Eurogravure. La società, fondata nel 2017 dal ceo Niall Molloy e dal chief strategy officer Graeme McWilliams, avviata nel 2019 con sede a Sandyford a Dublino, è pronta a investire «fino a 3 miliardi di euro nello sviluppo del campus Lin10», realizzando il primo progetto in Italia.

Un lavoro in due fasi

A confermarlo è Damien Gaynor, chief marketing officer di Echelon che aggiunge: «Con una superficie di circa 15 ettari, il sito è sufficientemente grande da ospitare più sale». Due le fasi di sviluppo previste per la creazione del campus, «la fase 1 consisterà nell’ammodernamento dell’edificio esistente, con l’entrata in funzione di capacità aggiuntiva nell’ambito della fase 2, il cui avvio sarà determinato dall’erogazione di energia e dalla domanda dei clienti». Per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione Gaynor spiega: «Prevediamo di iniziare la costruzione a breve e di rendere operativa la struttura entro 18-24 mesi».

«Treviglio città collaborativa»

Il via libera da parte del Comune di Treviglio è arrivato lo scorso giugno, con voto favorevole e unanime. Nelle casse dell’amministrazione arriveranno 4 milioni di euro fra oneri di urbanizzazione e cambio di destinazione di un parcheggio. «Finora la città di Treviglio si è dimostrata reattiva e molto collaborativa e non vediamo l’ora di lavorare ulteriormente con loro per realizzare un progetto infrastrutturale chiave» spiegano da Echelon, chiarendo come il piano prevede «non solo di rivitalizzare un’area industriale abbandonata ma, portare un ecosistema digitale internazionale sul territorio, creando posti di lavoro e valore economico a livello locale e nazionale». L’azienda conta strutture già operative o in costruzione a Dublino (Dub10, Dub40) e nelle città irlandesi di Wicklow (Dub20, Dub30) e Waterford (Dub50); a Londra, con i campus Lcy10 e Lcy20 ed a Madrid.

«Su altri siti simili del nostro portafoglio stiamo creando migliaia di posti di lavoro nella fase di costruzione e centinaia di altri quando i data center saranno operativi»

Il tema occupazionale

Nella capitale spagnola Echelon sta realizzando il progetto Madrid Sur, un campus di data center di 16 ettari con una fornitura energetica garantita da un impianto fotovoltaico solare in loco, integrata dall’energia pulita della società energetica spagnola Iberdrola, con cui la realtà irlandese ha recentemente concluso un’alleanza strategica per costruire e gestire data center su larga scala in Europa. Per il progetto madrileno le due società hanno già stimato la creazione di circa 1.500 posti di lavoro, diretti e indiretti, e Damien Gaynor ne trae un esempio per il futuro del sito bergamasco: «Sebbene al momento non disponiamo di dati esatti su Treviglio, su altri siti simili del nostro portafoglio stiamo creando migliaia di posti di lavoro nella fase di costruzione e centinaia di altri quando i data center saranno operativi. In questo modo, e attraverso il rapporto con le imprese locali e l’area circostante, le nostre strutture offrono benefici economici diretti e indiretti a livello locale e regionale».

Un’area strategica

L’area dell’ex Eurogravure è risultata strategica per la nuova realizzazione per due motivi. Innanzitutto «dispone già di 100 megawatt di energia e di una sottostazione elettrica dedicata che può essere potenziata per altri 150 megawatt» e, ovviamente, ha pesato la vicinanza a Milano,«un importante polo commerciale con ottimi collegamenti». Inoltre Gaynor sottolinea: «Questo è il primo investimento su larga scala di Echelon in Italia e, grazie alla potenza di rete disponibile, alla scalabilità e alla flessibilità, è uno dei progetti più interessanti del suo genere in Europa. Offre opportunità eccezionali per gli operatori iperscalabili». Nello specifico i data center iperscalabili si caratterizzano per una struttura progettata per supportare una crescita massiva e rapida della capacità di elaborazione e archiviazione, in grado di garantire le necessità di grandi aziende tecnologiche come provider cloud, servizi di intelligenza artificiale e piattaforme globali.

«Progetti in fase di finalizzazione»

Nell’ex area industriale trevigliese al Pip 1, la superficie totale è di 156.200 metri quadrati, ma gli edifici occuperanno verosimilmente una superficie di poco inferiore ai 4 ettari, con un’altezza che potrà raggiungere i 21 metri, anche se il chief marketing officer chiarisce che «i piani dettagliati di progettazione e costruzione sono attualmente in fase di finalizzazione». Echelon, valutata nel 2024 circa 2,5 miliardi di euro, impiega direttamente più di 100 persone ed è dichiaratamente impegnata nella sostenibilità delle proprie strutture, progettando campus pensati per funzionare esclusivamente con energia rinnovabile.

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