
Economia / Bergamo Città
Venerdì 09 Maggio 2025
Ferramenta, passione senza fine. In Bergamasca ancora 197 negozi
LA FIERA. I negozi di ferramenta, all’ingrosso o al dettaglio, restano un caposaldo della provincia bergamasca, frequentati da artigiani e piccoli imprenditori tanto quanto da tantissimi utenti finali.
A sottolinearlo due elementi: da una parte la coda di macchine che ieri mattina cercavano di entrare all’«International Hardware Fair Italy», fiera di ferramenta, fai da te, edilizia e forniture in programma a Bergamo ancora per tutta la giornata di oggi; dall’altra una ricerca nata dalla collaborazione fra l’organizzatore fieristico Koelnmesse Italia e Confcommercio Bergamo che, come sottolinea il direttore Oscar Fusini: «Rappresenta una pietra miliare del settore, essendo la prima indagine che ne analizza in profondità le caratteristiche sul nostro territorio».
L’inaugurazione della seconda edizione della Fiera della ferramenta di Bergamo, quindi, non ha mostrato solo la vitalità di un settore che ha portato in città 320 espositori provenienti da 22 paesi diversi, ma ha restituito la prima fotografia di una filiera che presidia il territorio bergamasco da generazioni, con 74 Comuni, anche di piccole dimensioni, che contano almeno una ferramenta. In totale, per Bergamo e provincia, si parla di 197 realtà, con una media di tre dipendenti ciascuna, equamente divise fra commercio all’ingrosso (105) ed al dettaglio (92), laddove il rapporto a livello italiano è, invece, di 30 a 70.
In totale, per Bergamo e provincia, si parla di 197 realtà, con una media di tre dipendenti ciascuna, equamente divise fra commercio all’ingrosso (105) ed al dettaglio (92), laddove il rapporto a livello italiano è, invece, di 30 a 70
«Credo che le motivazioni siano da ricercare nell’habitat in cui queste realtà operano, fatto di tanta manifattura e costruzioni, che ha permesso negli anni ai grossisti di resistere, mentre al contrario i dettaglianti hanno dovuto cedere il passo all’avvento dei Bricoman» commenta Fusini. Parole che trovano riscontro se si analizzano i luoghi di vendita della ferramenta bergamasca, concentrati per la stragrande maggioranza sul territorio provinciale e regionale. Solo il 5,9% dei grossisti e il 3,3% dei dettaglianti vende all’esterno e maggiori, ma poco significative, sono le vendite sul territorio nazionale. Questo anche perché i ferramentisti usano poco i canali online, una voce di fatturato che pesa solo per il 7%. Altro punto saliente della ricerca è il tema del passaggio generazionale, tendenzialmente poco sentito dagli addetti. Per il 75% dei ferramentisti bergamaschi, infatti, si tratta di qualcosa di non previsto o non necessario, mentre solo il 6,7% ammette che dovrà affrontarlo ma che ancora non se ne è occupato.
«Il 26% dei grossisti ed il 20% dei dettaglianti, ha più di 65 anni e la maggioranza degli addetti supera i 50 anni. Questo, purtroppo, è anche un’indicatore della scarsa capacità di innovazione»
«Non è un tema secondario, - spiega Fusini, - perché parliamo di un settore che attinge abitualmente fra dipendenti e familiari per il proseguo dell’attività richiedendo un sistema di competenze che nasce dall’esperienza». Preoccupazione su questo punto la esprime anche Sabrina Canese, presidente di Assofermet: «Il 26% dei grossisti ed il 20% dei dettaglianti, ha più di 65 anni e la maggioranza degli addetti supera i 50 anni. Questo, purtroppo, è anche un’indicatore della scarsa capacità di innovazione».
Un dato su cui porre l’attenzione dato che, è unanime, l’idea secondo cui il calo dei consumi sia la principale causa di ostacolo dello sviluppo. Per tutta la giornata di oggi il settore continuerà a confrontarsi grazie agli incontri organizzati ed ai buyer presenti, in quella che Thomas Rosolia, ad di Koelnmesse Italia spiega essere: «Una manifestazione dall’interesse crescente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA