Gli incentivi regionali, una boccata d’ossigeno per il mercato dell’auto

IMMATRICOLAZIONI . Sul piatto 23 milioni dal Pirellone.Vendite in ripresa a marzo, ma crolla l’alimentazione a benzina e il «fattore dazi» non agevola il settore.

È di oltre 23 milioni di euro la dotazione finanziaria messa sul piatto da Regione Lombardia per incentivare l’acquisto di auto green. Una boccata di ossigeno per gli automobilisti lombardi, a contributi statali finiti. La decisione del Pirellone risale al 31 marzo scorso, in vigore alcuni giorni dopo. Circa 20,7 milioni sono destinati alla Linea A (incentiva la sostituzione di veicoli inquinanti con autovetture a zero o bassissime emissioni di nuova immatricolazione o immatricolate dopo il 1° gennaio 2024: il contributo varia dai 3.500 euro per mezzi a impatto zero ai 1.500 euro per vetture con emissioni fino a 120 g/km di Co2. 2 milioni sono destinati alla Linea B (ciclomotori o motocicli elettrici) e 500mila euro per demolizione di automezzi benzina/metano/GPL Euro 0,1 o diesel.

Anche se le immatricolazioni nella Bergamasca non sono andate così male a marzo (+3,3% sullo stesso mese del 2024; +6,2% il dato nazionale) l’andamento del mercato «non è eccezionale – rivela Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Confcommercio Bergamo e direttore di Ghinzani Group -: gli incentivi regionali aiuteranno le vendite, però mi sarei aspettato una soglia di rottamazione, per le auto a benzina, oltre le Euro 2. Bisognava andare almeno alle Euro 3, vetture che hanno circa 20 anni di vita. Occorre poi considerare che la sostituzione dei mezzi inquinanti riguarda soprattutto la categoria B, di utilitarie, quasi tutte alimentate a benzina». E proprio l’alimentazione a benzina è crollata come vendite il mese scorso, facendo registrare un -27%.

La forte campagna di sconti

A spingere sugli acquisti ci pensano le Case automobilistiche, che negli ultimi tempi «portano avanti campagne ancora più aggressive», con sconti che spesso superano il valore dei precedenti incentivi statali. Ma la voglia di spendere degli automobilisti è frenata anche dai dazi dell’amministrazione Usa. La guerra dei balzelli di Trump preoccupa la clientela: «Le mosse politiche del presidente Usa – aggiunge Ghinzani – fanno male non solo ai mercati finanziari, ma un po’ a tutti». Nel dubbio, si rinvia l’acquisto dell’auto.

D’altronde, anche il presidente di Stellantis, John Elkann, ha sostenuto che l’Europa è stretta nella “morsa” dei dazi Usa e delle regole Ue sulle emissioni. Opinione condivisa da Loreno Epis, presidente degli Autosalonisti di Confcommercio Bergamo e titolare dell’omonima rivendita a Scanzo: «Il risvolto positivo della spallata di Trump – dice – potrebbe essere il cambiamento di politica “verde” dell’Ue. L’automotive potrebbe beneficiare di una revisione delle limitazioni 2035 imposte a livello comunitario, allargando le maglie restrittive, consentendo l’impiego dei biocarburanti, senza bloccare la produzione e vendita dei motori endotermici».

Settore auto in picchiata

«A livello internazionale – prosegue Epis – il settore auto è in picchiata. E in ambito provinciale, il sentimento che prevale tra gli operatori è di scarso entusiasmo, la gente frequenta poco gli autosaloni. Attualmente cambia l’auto chi possiede un mezzo ormai alla frutta, o è rimasto a piedi e ha bisogno urgente di una vettura. E sovente si orienta verso il comparto usato, dove può trovare auto in pronta consegna e dal prezzo abbordabile».

Panda la più venduta in Bergamasca

A livello nazionale, la quota di mercato delle auto elettriche a marzo è salito al 5,4%, in aumento rispetto alla quota del 5% di febbraio e al 3,3% del marzo 2024 (periodo però allora penalizzato dall’attesa degli incentivi statali). Nella Bergamasca in testa alle preferenze torna la Fiat Panda, seguita da Toyota Yaris e Dacia Sandero. Nel primo trimestre di quest’anno in provincia i modelli Tesla hanno segnato 99 immatricolazioni, contro le 120 dello stesso periodo 2024.

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