Il superbonus traina l’edilizia: +25% di ore lavorate per le imprese bergamasche

Superbonus 110%, lo sprint d’autunno d’autunno fa bene alla filiera. In Lombardia registrati di 14 mila interventi nel 2021 per un importo che ha superato i 2,5 miliardi. Nei primi 10 mesi del 2021 a Bergamo la cassa edile ha registrato rispetto all’anno precedente un +25% di ore lavorate e un più 10% del numero di addetti.

Una vera e propria corsa al superbonus del 110%. L’incertezza di fine anno - con la proroga giunta in extremis con la nuova legge di Bilancio - ha infatti portato molti proprietari di immobili ad affrettarsi a presentare la documentazione per accedere all’incentivo fiscale del 110% per interventi in ambito di efficienza energetica e antisismici. Risultato? A dicembre si è registrato l’incremento più elevato nelle domande. Una corsa che potrebbe continuare per mettere in «salvo» i lavori già programmati. A Roma, infatti, viene vanti l’ipotesi di un nuovo cambio di rotta. Per scoraggiare le truffe il governo punterebbe a mettere limiti alla cessione dei crediti: si potrà fare ma solo una volta. L’ipotesi però preoccupa molto i costruttori, con l’Ance e le organizzazioni artigiane che in coro dicono: «basta modifiche». La fotografia, scattata da Enea parla in totale nel 2021 di 95.718 interventi (di cui il 70% già conclusi) per 16,2 miliardi di euro. Di questi: 26 mila richieste per un importo di 4,3 miliardi si sono registrate a dicembre (segnando un +37,9% nel numero e un +35,8% nell’importo).

A trainare è il Nord, in particolare la Lombardia che in un anno ha registrato oltre 14 mila interventi per un importo di oltre due miliardi e mezzo. E in terra orobica? È Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo a tracciare il quadro. «Il buon andamento del superbonus conferma, anche nella nostra provincia, l’importanza della misura su due fronti: la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il significativo contributo alla ripresa del nostro settore -commenta la numero uno di Ance che valuta con favore la proroga dell’incentivo- per la prima volta, infatti, si definisce la durata dei bonus per un orizzonte temporale più ampio, in un’ottica di politica industriale di lungo periodo». Con solo un appunto da fare: «Manca la proroga del Sismabonus acquisti che premia gli acquirenti di abitazioni demolite e ricostruite in chiave antisismica e che rimane con scadenza fissata al 30 giugno 2022 nella misura al 110%, mentre si prevede una riduzione della percentuale negli anni successivi. Agevola gli interventi di sostituzione edilizia e quindi di vera e propria rigenerazione urbana: meriterebbe un termine esteso».

Ma è in generale tutto l’andamento del settore edile ad avere indici positivi. Basti pensare che nei primi 10 mesi del 2021 a Bergamo la cassa edile ha registrato rispetto all’anno precedente un +25% di ore lavorate e un più 10% del numero di addetti. Rimane però ancora una grande criticità che rischia di vanificare il tutto: l’aumento del costo dei materiali e dell’energia: «Quasi un paradosso per un settore che, dopo una lunga crisi (emergenza sanitaria compresa), sembrava poter finalmente recuperare terreno - conclude Pesenti - e questa tendenza di rincari è confermata anche per i prossimi mesi a causa, soprattutto, di forti carenze dei materiali, con conseguenti tempi lunghi di consegna».
In aumento anche gli altri incentivi che riguardano il comparto casa come il bonus facciate o l’eco bonus.

A Bergamo carenza di tecnici

Uno spaccato della situazione bergamasca - parziale perché tiene conto solo degli invii all’agenzia delle entrate per sconto in fattura e di cessione del credito- arriva da Confartigianato Bergamo. «Da marzo 2021 sono state circa 300 le pratiche che sono passate dalla nostra piattaforma operativa veicolando 3 milioni di euro di credito d’imposta - spiega Enrico Agliardi, responsabile ufficio credito Confartigianato Bergamo- la maggior parte è arrivata dopo l’estate con un vero boom per quanto riguarda il bonus facciate. La sensazione è che da settembre in avanti le aziende abbiano cominciato a ingranare e capire come funzionava davvero il giro del credito». «I bonus sono indispensabili per uscire da una situazione economica difficile come è stata quella del 2020, perché hanno portato un notevole aumento di lavoro -aggiunge Angelo Carrara, presidente Edilcassa e area costruzioni Confartigianato Bergamo - .Ma c’è un ma. Nonostante la proroga il respiro rimane corto. Incentivi del genere avrebbero bisogno di una programmazione più ampia: almeno 3 o 5 anni. Il rischio è non riuscire a star dietro ai picchi. Tanto che si stanno evidenziando ora tutti i problemi del settore. Dalla scarsità delle materie prime alla mancanza di lavoratori. A Bergamo, ad esempio, al settore costruzioni manca almeno il 20-30% di personale a cominciare dai tecnici professionisti».

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