La «fame» di lavoro del turismo alla ricerca di cuochi e camerieri - Il grafico

I dati Excelsior . Dallo scorso dicembre a febbraio previsti 26.500 ingressi: il 57% nei servizi. Ma la ristorazione teme di non soddisfare le proprie richieste. Elettromeccanici irreperibili.

Cuochi, camerieri e addetti al turismo, sono loro le figure professionali più ricercate in Bergamasca in questo inizio anno secondo i dati trimestrali del bollettino Excelsior di Unioncamere. In generale la nostra provincia cercherà nuovi addetti per oltre 26.500 ingressi, per il 57% impiegati nel settore dei servizi, mentre il 43% dovrà soddisfare le necessità soprattutto delle piccole imprese. E se proprio l’industria frena in termini di richiesta di operai specializzati dopo aver trainato il 2021 delle assunzioni, ora sono commercio e turismo a ricercare figure professionali nel segno di una ripresa che, come pronosticato dagli esperti, dopo le difficoltà delle misure per il contrasto alla pandemia, registra ora il suo picco.

La manifattura ne chiede 8mila

Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 l’indagine stima che la richiesta per alloggio, ristorazione e servizi turistici, toccherà quota 2.820 addetti, 3.070 saranno le richieste per vendite e commercio, mentre l’ambito del servizio alle imprese toccherà quota 6.850 ricerche. L’industria e in particolare quella manifatturiera richiederà 8.410 addetti a vario titolo e con diversi gradi di specializzazione, mentre le costruzioni prevedono di registrare, entro la fine di febbraio, 2.970 nuovi ingressi.

Esaminando più nel dettaglio le figure professionali ricercate dal mercato e soprattutto, valutando gli ingressi di dicembre, la ristorazione primeggia ricercando soprattutto cuochi e camerieri, anche se il 57% dei datori dichiara già che non riuscirà a soddisfare la propria richiesta per mancanza di candidati in primis (si stima che sarà così nel 46% dei casi). Circa il 50% inoltre, richiede professionisti con una qualche esperienza nel settore. A seguire mancano commessi e personale addetto alla vendita, sia al dettaglio che all’ingrosso, ma in questo caso la percentuale di mancanza di candidati si abbassa all’11,5%. Tra i servizi alle imprese il ruolo più ricercato è quello degli addetti alle pulizie che non si trovano per il 31%, oltre a corrieri e addetti alla logistica, ugualmente introvabili nel 27% dei casi. In ambito industriale i più ricercati sono gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici, irreperibili nel 65% dei casi per mancanza di addetti (40%) e per inadeguata preparazione dei candidati (25%). Simile la situazione nell’edilizia, sia per quanto riguarda i muratori che per gli operai specializzati. In questo caso le imprese sanno già che per il 53% dei casi la loro ricerca andrà a vuoto e il 28% delle volte per assenza di candidati. Tra le figure specializzate più richieste, invece, restano apprezzati dal mercato del lavoro tecnici e ingegneri informatici così come gli addetti al marketing.

Somministrazione in ritirata

Una buona notizia è quella che riguarda le tipologie di contratto previste per i nuovi ingressi. I contratti di somministrazione si riducono rispetto ai mesi precedenti, resistendo solo nell’ambito industriale che li userà nel 22% dei casi e soprattutto nelle imprese con oltre 250 dipendenti. In generale, però, l’industria manifatturiera è quella che punta a creare il maggior numero di contratti a tempo indeterminato (49% nel trimestre dicembre 2022 - febbraio 2023), seguita dalle costruzioni (39%). I servizi alle imprese faranno largo uso di contratti a tempo determinato per i nuovi ingressi (66%) così come le realtà che si occupano di servizi alla persona (72%) e il commercio (62%). Più variegate le tipologie contrattuali che saranno adottate dal settore turistico che punta a una stabilizzazione del proprio personale con contratti a tempo indeterminato solo nel 19% dei casi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA