Mutuo garantito, spese e imposte light per gli under 36

Il decreto Sostegni bis. Prima casa: dal 24 al 30 giugno le domande per accedere alle agevolazioni previste dal governo.Tra i requisiti richiesti un Isee inferiore ai 40 mila euro.

Mettere su casa a trent’anni non dovrebbe essere un sogno irraggiungibile soprattutto nel Paese del mattone dove tre famiglie su quattro vivono in case di proprietà. Case che appartengono ai nonni e ai padri, per i giovani l’acquisto, ma spesso anche l’affitto, dell’abitazione è solo un miraggio. È per venire in soccorso a chi, under 36, vorrebbe «mettersi un tetto sulla testa» tutto suo che il nuovo decreto Sostegni bis (D.L. 73/2021) rifinanzia il Fondo di garanzia per la prima casa con 290 milioni di euro (previsti 250 milioni per il 2022). Il Fondo prima casa – istituito dal governo Letta con L.147/2013 a favore prioritariamente dei giovani under 35 – ha lo scopo di facilitare ai soggetti finanziariamente più deboli l’accesso ai mutui che, attraverso Consap, vengono parzialmente garantiti dallo Stato. Il decreto Sostegni bis introduce alcune rilevanti novità.

Nella precedente formulazione il Fondo individuava tra i soggetti prioritari i giovani under 35, titolari di un rapporto di lavoro atipico. Con la recente modifica si aumenta il limite di età dei beneficiari a 36 anni, con un Isee non superiore a 40.000 euro, senza più alcuna indicazione della tipologia di contratto lavorativo. Altra importante novità riguarda la garanzia statale che aumenta da 50 a 80% del valore dell’immobile (che non può essere superiore ai 250.000 euro). Le domande per accedere al Fondo prima casa, regolate dalle novità introdotte dal decreto Sostegni bis, potranno essere presentate dal 24 giugno 2021 fino al 30 giugno 2022.

Un’analisi dell’Ufficio studi di Tecnocasa fotografa il mercato immobiliare bergamasco: nel 2020 gli acquirenti nella fascia d’età 18-34 anni sono diminuiti (26,3% dal 28% nel 2019) in controtendenza rispetto al dato italiano che ha registrato un aumento da 27,1% a 28,5%. Dai dati elaborati da Tecnocasa a Bergamo un bilocale di 55 mq costa mediamente 109 mila euro, quindi un giovane che percepisce uno stipendio di 26 mila euro annui (media Istat delle retribuzioni 25-34 anni) dovrebbe impegnare quattro intere annualità per comprare casa. Ed ottenere un mutuo non è facile… o forse sì. Il Fondo prima casa potrebbe risolvere i due problemi maggiori che incontrano i giovani nell’accesso al mutuo: l’anticipo da versare e la tipologia di contratto di lavoro. Con le modifiche introdotte, la seconda non rappresenta più un ostacolo. Chiunque under 36, autonomi, dipendenti e atipici, con le caratteristiche di reddito già dette, può accedere al finanziamento se viene accertata la sostenibilità della rata, determinata dal rapporto tra il reddito percepito e gli impegni che il mutuatario ha in essere (la retribuzione deve coprire anche la restituzione della rata di mutuo tolte tutte le altre spese).

L’aumento della garanzia statale - passata dal 50 al 80% del finanziamento richiesto - può diventare un importante aiuto per chi intende comprare casa con un mutuo, ma ha difficoltà a versare il 20% di anticipo normalmente richiesto. Infatti, a fronte dell’80% del valore dell’immobile garantito da Consap, sarà più facile che la banca conceda un mutuo che copre l’intero importo dell’acquisto.

In attesa dei regolamenti attuativi, le banche si stanno preparando ad accogliere le nuove richieste. «Il nostro istituto è da sempre impegnato a garantire le migliori condizioni ai clienti che accedono alla garanzia e darà continuità anche in ragione delle recenti modificazioni» assicura Banco Bpm. «Abbiamo introdotto anche il “green factor” da applicare in caso di efficientamento energetico sul proprio immobile».

In campo anche Intesa Sanpaolo che tuttavia ricorda come già da tempo, con Domus Giovani, dà la possibilità d accedere a un finanziamento fino al 100% per andare incontro alle esigenze dei giovani che incontrano più di una difficoltà a far fronte all’anticipo per l’acquisto della casa. «In questo modo - spiegano dalla banca - il mutuo si configura come strumento di inclusione finanziaria che consente la possibilità di realizzare il sogno dell’acquisto di una casa anche a target finanziariamente più deboli». Al lavoro sulle nuove norme anche Bper e le Bcc locali, in attesa di ricevere indicazioni più precise dalla Capogruppo Iccrea.

Nuovi aiuti agli under 36, sempre che la Generazione Erasmus abbia davvero nel cassetto il sogno dei nonni di comprare casa.

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