
Economia / Bergamo Città
Sabato 31 Maggio 2025
Panettieri, l’invito di Aspan ai giovani: «Meno lavoro notturno, più attrattivo»
L’APPELLO. L’associazione è impegnata a conciliare il mestiere con i nuovi stili di vita. Il presidente Ferrandi: «Ultimo contratto con buoni valori economici, conta la creatività»

«Dobbiamo svecchiare il mestiere del panificatore e renderlo attrattivo per giovani e donne, a patto cambiando l’organizzazione del lavoro in funzione dei nuovi stili di vita della clientela. Lavorare di notte per sfornare il pane all’alba ha ancora senso, quando il pasto principale è ormai la cena?». E’ questo il messaggio lanciato durante l’80ª assemblea dei panificatori di Aspan, che per garantire un ricambio generazionale sempre più in bilico, punta a svecchiare l’immagine - ormai quasi stereotipata – dell’«omino» dagli abiti impolverati di farina mentre impasta e inforna il pane.
Attrarre i giovani
«Questo modello, che per anni è stato associato alla poesia dell’arte bianca, rischia di tenere lontani tanti giovani dai panifici – esordisce Massimo Ferrandi, presidente di Aspan, l’associazione che raggruppa i panettieri di Bergamo e provincia -. Guadagno a parte, il nostro è un bel lavoro, capace di garantire anche tante soddisfazioni professionali. La nostra dev’essere una rivoluzione culturale».
«Non siamo in una catena di montaggio e per ogni ricetta dobbiamo metterci passione e creatività, partendo da materie prime vive e sempre diverse tra loro – prosegue Ferrandi -. Sfatiamo anche il mito del lavoro solo di notte, visto che oggi è possibile iniziare alle 6, andando incontro anche alle nuove esigenze dei giovani, insieme alle donne che risultano in aumento nel nostro comparto. Portiamo avanti un’arte antica, che evoca fatica, sacrificio e rinunce: ma siamo sicuri che i giovani accettino volentieri questo modo di fare impresa? - conclude Ferrandi -. Svecchiare significa cambiare l’organizzazione del lavoro, ripensare la produzione a partire dai nuovi modelli di consumo, rendere appetibile il nostro lavoro».
«Dobbiamo spiegare ai giovani che il nostro lavoro è attraente. Nell’ultimo rinnovo del contratto abbiamo dato una bella sferzata anche all’aspetto economico con valori interessanti, tenuto conto che l’aumento è di 187 euro a fronte dei 146 richiesti e inoltre è stata potenziata la bilateralità»
Se negli ultimi tempi sul fronte delle materie prime non si sono registrati forti scossoni, il costo dell’energia sta lentamente scendendo, mentre sul fronte contrattuale è arrivato un rinnovo decisamente favorevole. «Dobbiamo spiegare ai giovani che il nostro lavoro è attraente – aggiunge Roberto Capello, presidente dell’Unione regionale dei panificatori, che aderisce ad Assipan Confcommercio -. Nell’ultimo rinnovo del contratto abbiamo dato una bella sferzata anche all’aspetto economico con valori interessanti, tenuto conto che l’aumento è di 187 euro a fronte dei 146 richiesti e inoltre è stata potenziata la bilateralità».
Cambiano le abitudini al consumo del pane
Per quanto concerne gli stili di vita, durante la riunione che si è svolta all’istituto Isb di Torre Boldone - uno dei poli scolastici che vanta una scuola di panificazione – è emerso come «oggi il consumo procapite di pane va dai 90 ai 100 grammi quotidiani, non per sfamare o riempire la pancia ma in accompagnamento al pasto, che dal lunedì al venerdì è tendenzialmente la cena. Di conseguenza dobbiamo rendere sempre più intrigante il frutto del nostro lavoro, che viene sempre più declinato in maniera diversa tra focacce e gallette, a cui molte attività affiancano prodotti moderni, funzionali e piatti di gastronomia. Nell’ottica dello svecchiamento sono chiaramente indispensabili i giovani, capaci di portare nuove idee».
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