Sdf, premio di 6mila euro: «È tra i più alti in Italia»

L’INTEGRATIVO. Per la prima volta il Pdr ha raggiunto il massimale. Risultato legato all’Ebitda. Grisa (Fiom): «Così si contrasta il carovita».

I numeri messi a segno da Sdf nel 2023 portano nella busta paga dei lavoratori un premio di risultato che - per la prima volta - raggiunge il massimale. E che, per i 1.310 dipendendenti del quartier generale di Treviglio, si traduce in cifre importanti: gli acconti sono già stati corrisposti l’anno scorso, mentre il 10 maggio, con la busta paga di aprile, verrà pagato il saldo. Si va dai 6.027 euro lordi degli addetti dell’area industriale (la parte più popolosa: 850), ai 5.147 euro dell’area denominata «commerciale Italia», ai 5.749 euro di chi lavora nella ricerca e sviluppo, per finire con i 6.059 euro della fascia in cui rientrano le figure rimanenti.

Per dare un’idea del valore di questo premio, basti pensare che supera quello record del 2022, che ammontava a circa 5.200 euro per l’area industriale. Peraltro una clausola di salvaguardia permette proprio a chi lavora in quest’area (linee di montaggio e attività a esse collegate) di vedere equiparato il proprio premio al risultato più alto, in questo caso quello conseguito dall’area «altri». Il Pdr non è riparametrato in base ai livelli e viene erogato anche ai lavoratori somministrati a seconda del periodo in cui hanno lavorato nell’azienda che produce trattori e macchine agricole. Ieri si sono tenute le assemblee con i lavoratori per comunicare il valore del premio e fare il punto sull’andamento della multinazionale.

Simone Grisa della Fiom-Cgil di Bergamo spiega il meccanismo con il quale è stato costruito il Pdr: «La parte economica è stata rinnovata nel 2022, legando il premio al parametro dell’Ebtda e si sono visti frutti, perché nel 2023 paga il massimale previsto da scala che è di 1.600 euro lordi. Questo ha permesso di ottenere un premio che per la maggior parte dei lavoratori della Same è superiore ai 6 mila euro. E credo sia uno dei Pdr più alti in Italia». Grisa sottolinea che «come Fiom-Cgil siamo soddisfatti dell’accordo sottoscritto e del risultato ottenuto». Il sindacalista aggiunge anche che «c’è una parte fissa di mille euro che viene erogata mensilmente e quindi la cifra complessiva raggiunge i 7 mila euro». Inoltre «per effetto dell’intesa sulle 38 ore settimanali pagate 40 agli operai e le 39 ore (sempre pagate 40) agli impiegati, i lavoratori hanno beneficiato di un miglioramento».

C’è da dire che «il 2024 è partito con un rallentamento del mercato», dice Grisa. «Il risultato di questo premio permette di arginare il carovita che c’è stato in questi ultimi anni».

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