Turismo, dalle Entrate via libera al bonus Imu

Il provvedimento. Il credito di imposta al 50% può essere richiesto non solo da alberghi e pensioni, ma da tutte le imprese turistico-ricettive.

Via libera da parte dell’Agenzia delle Entrate al bonus Imu per le imprese del settore del turismo. Con un provvedimento firmato dal direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono stati infatti definiti i criteri e le modalità di fruizione delle agevolazioni introdotte dal decreto legge n. 21/2022 (misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina) riguardanti anche le imprese del turismo.

Il bonus si concretizza in un credito di imposta pari al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’Imu, per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 nei quali è gestita l’attività turistico ricettiva. Nei casi di crediti d’imposta superiori a 150mila euro, i crediti saranno fruibili in seguito alle verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia e alla comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo.

Chi può richiederlo e come

Il credito di imposta può essere richiesto quindi non solo da alberghi e pensioni ma da tutte le imprese turistico-ricettive, gli agriturismi, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, quelle del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici, compresi i parchi acquatici e faunistici. Per fruire del credito d’imposta, spiegano le Entrate, i proprietari delle imprese devono essere anche i gestori delle attività . I contribuenti devono aver inoltre subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre del 2021 pari almeno al 50% rispetto al secondo trimestre 2019.

Il bonus va richiesto tramite i canali telematici dell’Agenzia, trasmettendo al fisco un’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea cosiddetta “Temporary Framework”. L’autodichiarazione deve essere inviata entro il 28 febbraio 2023, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato. Entro 5 giorni dall’invio, l’Agenzia rilascerà una ricevuta di presa in carico o ne comunicherà lo scarto, indicandone le motivazioni. Entro una decina di giorni dall’invio, l’Agenzia rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento (o il mancato riconoscimento) del credito d’imposta.

Una volta ricevuto l’ok, a partire dal giorno successivo il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite il modello F24. Info sul sito delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) o tramite telefono: fisso n 800.909696 (gratuito); cellulare n. 06.96668907 (dall’estero n. +39 06.96668933)

© RIPRODUZIONE RISERVATA