
Economia / Bergamo Città
Domenica 21 Settembre 2025
Vino, un’ottima annata: le giacenze in cantina rovinano la festa
VENDEMMIA. Confagricoltura: «Quest’anno una crescita complessiva delle scorte di circa il 2,5%». Coldiretti: criticità che non troverà soluzione a breve.

Lo stallo dei consumi di vino, con un calo nell’ordine del 30%, sta causando un aumento delle giacenze anche nelle cantine orobiche. In provincia si conferma un’ottima annata dal punto di vista qualitativo e quantitativo, ma il rovescio della medaglia è rappresentato dalla situazione geopolitica che non aiuta il comparto fra guerre, dazi, inflazione e diminuzione del potere d’acquisto. A questi elementi si somma il timore legato al nuovo codice della strada, che prevede norme più severe per tutti coloro che si mettono alla guida.
Marco Locatelli, presidente del Consorzio Tutela Valcalepio, parte dal bilancio dell’annata «caratterizzata da una buona vendemmia, nonostante le difficoltà scaturite dal clima. In questo momento stiamo raccogliendo i rossi e chi ha ben lavorato ricorderà il 2025 come una vendemmia qualitativa e anche con una buona quantità».
«Veniamo da un triennio scarso dal punto di vista quantitativo, quindi al momento il mondo Valcalepio sta soffrendo meno il calo dei consumi, che è salito a doppia cifra nei ristoranti»
Proprio la disponibilità di vino in cantina, paradossalmente, rappresenta ora la preoccupazione più grande: «veniamo da un triennio scarso dal punto di vista quantitativo, quindi al momento il mondo Valcalepio sta soffrendo meno il calo dei consumi, che è salito a doppia cifra nei ristoranti – conclude Locatelli -. È chiaro che c’è molta preoccupazione per il futuro: possiamo solo sperare che sia un momento transitorio». Sergio Cantoni, direttore della Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon, primo produttore in provincia, conferma che «la situazione di mercato non è per nulla positiva, anche perché la maggior parte dei locali segna un meno 30% dei consumi rispetto allo scorso anno: è inutile girarci intorno. Al momento si registrano giacenze importanti in tutto il mondo del vino, che rischiano peraltro di deprimere le quotazioni – conclude Cantoni -. La vendemmia, positiva per qualità e quantità, è stata affrontata quasi malavoglia proprio perché le aziende hanno tanto vino invenduto e sono preoccupate per i prossimi mesi».
Le previsioni
Secondo il direttore di Coldiretti Bergamo, Erminia Comencini «dall’analisi delle giacenze di cantina al 31 luglio 2025 emerge un calo generale delle vendite anche in provincia di Bergamo, con una contrazione soprattutto per i vini rossi nella fascia media di prezzo. Le principali aziende vitivinicole segnalano flessioni soprattutto nei canali horeca, grande distribuzione e ristorazione. Tra le possibili cause si evidenziano il generale calo del potere d’acquisto delle famiglie italiane, le recenti restrizioni introdotte dal nuovo codice della strada, oltre alla diminuzione complessiva dei consumi di vino a livello nazionale – conclude Comencini -. La previsione di una vendemmia 2025 positiva sotto il profilo quantitativo, fa ritenere che le attuali criticità legate alle giacenze difficilmente troveranno una soluzione nel breve periodo».
«La vendemmia, positiva per qualità e quantità, è stata affrontata quasi malavoglia proprio perché le aziende hanno tanto vino invenduto e sono preoccupate per i prossimi mesi»
Confagricoltura Bergamo comunica che le giacenze di vino registrate presso le cantine associate evidenziano un incremento rispetto all’anno precedente. «Se entriamo nel dettaglio, notiamo come nel 2024 le giacenze complessive ammontavano a 12.361 ettolitri, mentre nel 2025 risultano pari a 12.675 ettolitri, con un aumento complessivo di circa il 2,5% - fa presente il vicedirettore, Francesco Tassetti -. Nello specifico vediamo che i vini bianchi sono passati dai 2.124 ettolitri del 2024 ai 2.355 di quest’anno 2025, registrando una crescita pari al 10,9%. I vini rossi hanno invece registrato un aumento di giacenze più contenuto, dai 10.237 ettolitri del 2024 ai 10.32 di oggi (+0,8%). Alla luce dei dati disponibili, nelle cantine bergamasche associate a Confagricoltura le giacenze di vino mostrano un andamento in linea con il quadro nazionale – conclude Tassetti -. Dopo il calo registrato nel 2024, dovuto a una vendemmia meno generosa e a un miglior assorbimento del mercato, il 2025 si apre con produzioni maggiori, ma anche con un mercato più incerto».
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