
(Foto di ansa)
Un filo invisibile ma saldo legava ieri Ursula von der Leyen a Papa Francesco. Il tema era quello dei giovani e indirettamente le radici spirituali e cristiane dell’Europa. Accettare da parte della presidente della Commissione europea l’invito di una lectio magistralis per i cent’anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è parso più che mai opportuno e confortante rispetto alla recente gaffe del tentativo di cancellare il Natale privandolo del suo più autentico significato da parte della commissaria all’Inclusione Helena Dalli. Non sono mancati i segnali di distensione anche nei confronti del Governo dopo le polemiche create dalla decisione di «alzare i ponti levatoi» nei confronti di chi entra in Italia per arginare la variante Omicron e sfruttare il «vantaggio» del nostro Paese.
«Grazie alla solidarietà europea e alla capacità dell’Italia di gestire efficacemente la pandemia, l’economia italiana sta crescendo più in fretta che in qualunque altro momento dall’inizio di questo secolo». Il Pil italiano, ha pronosticato, ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno. Gli ordinativi sono in crescita e le imprese sono alla ricerca di personale. «Negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro».
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