
L'Editoriale / Bergamo Città
Mercoledì 11 Gennaio 2023
Logistica, l’assalto alla pianura è fuori controllo
Il commento. L’impressione, quando si parla di governare l’insediamento della logistica sul nostro territorio, è che i buoi siano in parte già scappati dalla stalla. I capannoni sorti negli ultimi anni sono parecchi, con l’asta della Brebemi e la A4 a giocare un ruolo centrale. La sfida di costruire una regia rischia insomma di giocarsi all’inseguimento e con un gran fiatone, sulla falsariga di quanto si era già visto anni fa col boom di supermercati e strutture commerciali.

Ma questo non rende la regolamentazione meno necessaria, anzi: semmai, ne aumenta l’urgenza. Senza negare a priori le potenzialità in termini di sviluppo e il valore economico del settore (in Lombardia la logistica «pesa» oltre 10 miliardi di fatturato e conta più di 90mila addetti), ma ponendosi i necessari interrogativi su collegamenti, paesaggio, sostenibilità ambientale e sociale. Oggi un coordinamento sulle decisioni manca quasi totalmente: nella gran parte dei casi la scelta, se non sono necessarie varianti urbanistiche o valutazioni ambientali specifiche, è in mano ai singoli Comuni. Che da un lato fanno i conti con casse non sempre floride, e dunque possono essere allettati da oneri di urbanizzazione e compensazioni, oltre che dalle ricadute occupazionali promesse. Dall’altro, di fronte alle richieste di grandi operatori privati, rischiano di trovarsi come Davide contro Golia.
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