«Formava i giovani alla montagna con passione e spirito di servizio»: venerdì l’addio a Panza al Palamonti

L’ALPINISTA MORTO. Valoti, past presidente Cai Bergamo, ricorda Angelo Panza. Venerdì al «Palamonti» i funerali: la Messa celebrata dall’amico don Sesana.

Sono attese moltissime persone venerdì 23 giugno alle 18 al «Palamonti» di Bergamo, in via Pizzo della Presolana, per i funerali di Angelo Panza, 66 anni, l’alpinista di Sorisole che lunedì mattina ha perso la vita precipitando sul monte Lyskamm (sul massiccio del Monte Rosa, lungo la frontiera italo-svizzera tra la Val d’Aosta e il Vallese). La Messa sarà celebrata da don Sandro Sesana, amico di Panza, legato a lui anche dalla comune passione per la montagna.

Leggi anche

«Angelo era un grande amico e un inesauribile appassionato di montagna, dalle Orobie alle montagne del mondo, passione che ha trasformato in spirito di servizio profuso per la formazione dei giovani alla montagna attraverso le Scuole del Cai bergamasco e anche a livello regionale e nazionale – lo ricorda Paolo Valoti, past president Cai Bergamo –. Esprimiamo un pensiero di solidarietà umana alla moglie Eletta, ai figli Manuela e Davide, nel ricordo e con gratitudine per Angelo, uomo di alto valore etico, culturale e sociale del nostro sodalizio». Angelo Panza, molto conosciuto non solo in tutta la Bergamasca ma anche in Lombardia perché amava la montagna, era socio del Cai e soprattutto si era specializzato nello scialpinismo: ha fatto parte della Scuola centrale di scialpinismo e ha insegnato a tantissime persone a praticare questa disciplina.

Leggi anche

«L’amico Panza è stato un personaggio di grande cultura e altrettanta dedizione alla promozione e allo sviluppo delle scuole di scialpinismo e alpinismo del Club alpino italiano – racconta dal canto suo Consuelo Antonio Bonaldi, istruttore nazionale di scialpinismo del Cai Bergamo –. È stato una guida alpina, formatore e direttore della Scuola centrale di scialpinismo Cai, oltre a essere stato fondatore, insieme a Enzo Ronzoni, dell’attivissima Scuola orobica “Ronzoni”. Angelo per il suo comportamento e la sua preparazione è stato per noi l’istruttore per eccellenza: punto di riferimento per la passione nell’insegnare oltre che per l’abilità tecnica nel muoversi nell’ambiente di montagna».

Per Alessandro Calderoli, tecnico del Soccorso alpino, la scomparsa di Angelo Panza «è una grossa perdita per il mondo della montagna, soprattutto nello scialpinismo, dove ha sempre operato come guida, capacità e competenza: se n’è andato un grande uomo appassionato di montagna, uno dei maggiori esperti della sicurezza sulla montagna innevata».

Intanto restano gravi ma stabili le condizioni di Barbara Lanfranchi, la compagna di cordata di Panza, precipitata con lui. La donna, 46 anni, di Ponteranica, è ricoverata all’ospedale «Parini» di Aosta, dove è stata trasportata dai soccorritori dopo la paurosa caduta nella quale ha subìto gravi traumi. La signora è vigile e la speranza è che possa riprendersi al più presto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA