
Cronaca / Hinterland
Martedì 29 Aprile 2025
Polizia di Orio, ogni giorno controllati 3.770 passeggeri
IL BILANCIO. Nell’ultimo anno identificati 1,3 milioni di persone: 171 arrestate. Oltre duemila i «rintracci». E intercettati 225 documenti personali falsi
Il transito di milioni di passeggeri – 17,3, per la precisione, lo scorso anno – all’aeroporto di Orio al Serio fa spiccare anche il numero di persone controllate dalla polizia di frontiera: nell’ultimo anno gli agenti in servizio a questa «specialità» della polizia di Stato (così si chiamano le articolazioni specialistiche) hanno infatti controllato i documenti a qualcosa come un milione 376mila e 117 passeggeri. Ciò significa ben 3.770 persone al giorno e 157 ogni ora.
Numeri elevati, che confermano l’impegno ininterrotto della polizia di frontiera. Che, dal 1° aprile, è guidata dal primo dirigente Piero Sebastiano Conti Papuzza, subentrato al comando al suo collega, il primo dirigente Luca Rocco, al timone della polizia aeroportuale da cinque anni. Anche i dati dei provvedimenti restrittivi sono elevati: ben 171 le persone arrestate e 393 quelle denunciate a piede libero nell’anno che va dal 1° aprile del 2024 al 31 marzo di quest’anno. Più di seicento – 620 per la precisione –, sempre nello stesso periodo, i passeggeri che sono stati respinti alla frontiera per irregolarità.
Che cosa sono i «rintracci»
Consistente anche il numero di «rintracci», termine che viene utilizzato quando la polizia intercetta una persona alla quale deve essere notificato un atto, perlopiù di tipo giudiziario e amministrativo come le elezioni di domicilio o le sentenze da eseguire. In ambito amministrativo, invece, i rintracci riguardano soprattutto gli stranieri e la loro posizione sul territorio nazionale e la regolarità dei permessi di soggiorno. I rintracci sono stati, nell’ultimo anno, ben 2.225: in media, dunque, sei ogni giorno. I poliziotti dell’aeroporto di Orio al Serio sono inoltre specializzati nel falso documentale: anni di controlli hanno infatti maturato un’elevata professionalità in questo settore, che soltanto nell’ultimo anno ha permesso di scoprire qualcosa come 225 documenti falsi. Si è trattato spesso di passaporti realizzati in maniera quasi perfetta, con tutti i dettagli copiati minuziosamente e che soltanto le capacità degli agenti della polizia di frontiera sono riusciti a intercettare. Non tanto grazie alle apparecchiature tecniche, che sono pure d’aiuto in questi accertamenti, ma soprattutto per l’«occhio» degli agenti specializzati in questo genere di controlli.
Passaporto al microscopio
Il primo campanello d’allarme «suona» quando il documento viene mostrato al «front office», ovvero ai primi agenti di polizia che verificano le regolarità dei documenti personali dei passeggeri che partono o arrivano al «Caravaggio». In caso di sospetta anomalia, il documento viene consegnato ai colleghi specializzati in questo tipo di accertamento documentale. A quel punto il passaporto viene sottoposto al microscopio e, in caso di anomalie, vengono presi provvedimenti nei confronti del passeggero. Non sono mancate nell’ultimo anno le persone denunciate dalla polizia allo scalo di Orio perché trovate in possesso di armi: un dato comunque basso e pari a 20. Più elevato, invece, il numero dei verbali compilati dagli agenti per violazioni di diversa natura alle normative aeroportuali: nell’ultimo anno sono stati 192.
Le sanzioni economiche
Non da ultimo il capitolo dei verbali, con tanto di sanzioni economiche, alle compagnie aeree per violazioni all’articolo 12 (comma 6) del decreto legislativo 286 del 1998, ovvero anomalie nei titoli di viaggio (come, per esempio, l’aver fatto salire a bordo un passeggero sprovvisto di visto nel caso sia obbligatorio): queste sanzioni, che prevedono alcune centinaia di euro di multa, sono state 22. Nove, invece, le sanzioni per l’errato invio dei dati anagrafici e documentali dei passeggeri provenienti dai Paesi non comunitari: in questo caso le multe ammontano a diecimila euro ciascuna.
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