
(Foto di Bedolis)
IL CANTIERE. Avanti con i lavori in via Fermi ma si teme che i lavori sui sottoservizi subiscano ritardi sulla data prevista del 30 settembre.
La conferma non è ancora arrivata e non è da escludere uno slittamento dei lavori, anche se di lieve entità. La fine delle operazioni sui sottoservizi in via Fermi a Curno, nell’ambito del cantiere del raddoppio ferroviario sulla linea Bergamo-Ponte San Pietro, potrebbe subire qualche ritardo rispetto al termine del 30 settembre fissato dal cronoprogramma comunicato da Rfi al Comune di Curno.
I lavori sulle tubature procedono - in parallelo con la realizzazione delle due soluzioni di viabilità alternativa garantite da Rete ferroviaria italiana per ovviare alla chiusura totale di via Fermi, che partirà una volta conclusa la prima fase delle lavorazioni in corso -, eppure la certezza che la conclusione del 30 settembre sia rispettata non c’è. Qualche ritardo da parte dell’impresa incaricata infatti sembrerebbe essere emerso, e così il Comune è tornato a chiedere la comunicazione di una data ufficiale di fine cantiere, che con ogni probabilità verrà posticipata di una o due settimane.
Una definizione precisa delle tempistiche è fondamentale, perché con la fine dei lavori sui sottoservizi scatteranno non solo le operazioni vere e proprie di realizzazione del raddoppio, ma anche, appunto, la chiusura di via Fermi, che dovrà coincidere con l’apertura delle strade alternative.
I due passaggi - quello tra via Vivaldi e l’Esselunga, a una corsia in uscita da Curno verso Bergamo, e il nuovo tratto di strada sulla sinistra di via Fermi, sempre a una corsia ma in direzione opposta (in ingresso da Bergamo a Curno) - stanno pian piano vedendo la luce. Il primo spezzone dei lavori in itinere non comporta la chiusura di via Fermi, mentre è già attiva la limitazione di via Donizetti a una corsia, percorribile soltanto in entrata verso Curno.
L’amministrazione è impegnata a risolvere anche il nodo autobus che, con la chiusura di via Fermi, si ipotizzava potessero seguire i percorsi alternativi in via di realizzazione, circolando quindi all’interno del paese. «Molto probabilmente invece i mezzi di Atb non riusciranno a passare dalle vie alternative - annuncia il sindaco Andrea Saccogna -. Per questo tra giugno e luglio abbiamo chiesto ad Atb di mettere una fermata all’altezza dell’Esselunga. Se non sarà possibile, l’unica soluzione sarà scendere alla fermata delle Crocette».
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