A Cividino un pit stop per dare accoglienza
a chi vive ai margini

IL PROGETTO. Mercoledì 3 dicembre si inaugura il nuovo spazio gestito dalla coop «Il Piccolo Principe». Un luogo di incontro e supporto alle persone fragili.

Castelli Calepio

Un luogo di prossimità, uno spazio sicuro e accessibile dove costruire relazioni, vivere esperienze di convivialità, ma anche orientare ai servizi e attivare risorse: il «Pit stop» che verrà inaugurato mercoledì 3 dicembre negli spazi della parrocchia di Cividino, frazione di Castelli Calepio, è destinato a diventare presto un punto di riferimento per le persone che vivono in situazioni di fragilità.

La nascita di questo spazio si colloca all’interno del più ampio progetto «SafeNet» promosso dalla cooperativa «Il Piccolo Principe» con il sostegno di Regione Lombardia, che opera anche con unità di strada per offrire aiuto concreto nelle situazioni di emergenza.

Già operativo per un giorno a settimana, il «Pit Stop» all’oratorio di Cividino rappresenta un luogo in cui le persone fragili si incontrano, con la supervisione di un operatore, per svolgere vari tipi di attività: dalla cena condivisa alla visione di un film, ai giochi. La serata di inaugurazione è organizzata in collaborazione con gli Ambiti territoriali sociali di Grumello del Monte e di Basso Sebino e Monte Bronzone, impegnati nella costruzione di una rete territoriale capace di intercettare, accompagnare e sostenere le persone che vivono condizioni di fragilità.

«Ognuno porta competenze, saperi e disponibilità che diventano fondamentali per costruire una rete di sostegno efficace, inclusiva e condivisa»

L’obiettivo, spiegano i promotori del progetto, è prevenire situazioni di degrado profondo, evitare il collasso dei contesti di vita e favorire percorsi di stabilizzazione e ripartenza. «Da anni siamo impegnati a costruire un sistema capace di affrontare la fragilità anche attraverso soluzioni innovative – spiega Luciano Redolfi, presidente dell’Ambito di Grumello del Monte –. Il progetto “Pit Stop” è una testimonianza concreta di questo percorso. Per rendere davvero efficace il nostro lavoro è indispensabile rafforzare alleanze solide con il Terzo settore, con le istituzioni e con tutti gli attori attivi nelle nostre comunità locali. Ognuno porta competenze, saperi e disponibilità che diventano fondamentali per costruire una rete di sostegno efficace, inclusiva e condivisa».

«Progetti come questo dimostrano quanto sia strategico lavorare oltre i confini amministrativi, costruendo interventi sovraterritoriali capaci di rispondere in modo più coerente e integrato ai bisogni reali delle persone» aggiunge Alberto Maffi, presidente dell’Ambito Basso Sebino e Monte Bronzone.

Insieme ai Comuni operano anche gli enti del terzo settore, in questo caso in primis la cooperativa «Il Piccolo Principe», che – per bocca del presidente Gilberto Giudici – indica come propria missione «esserci nei territori, muoverci accanto alle persone e costruire legami che rendano le comunità più capaci di accogliere e sostenere chi vive situazioni di fragilità». E che, grazie anche al nuovo «Pit Stop», rafforzerà il suo ruolo, «portando presenza, ascolto e strumenti là dove servono davvero».

Mercoledì 3 dicembre alle 17,30, dopo un momento di saluti istituzionali, verranno presentati i dati delle prese in carico dell’area fragilità di Ambito, del progetto SafeNet, dell’équipe di Assistenza domiciliare integrata, dei Centri di primo ascolto e dello Sportello lavoro. Verrà poi presentato il progetto «Geografie Solidali», grazie al quale il raggio d’azione della rete di «SafeNet» si amplia all’intera provincia di Bergamo, con il coinvolgimento delle Asst. Seguiranno il taglio del nastro e un buffet.

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