
Cronaca / Bergamo Città
Domenica 21 Settembre 2025
Adolescenti e futuro, regna l’incertezza: paura della solitudine e del fallimento - Partecipa al sondaggio
IL FUTURO CHE VOGLIAMO. Le interviste a 54 studenti fuori dalle scuole superiori. Guerra e ambiente temi marginali, prevalgono le aspettative legate alla sfera privata. Famiglia e amici rimangono i pilastri fondamentali. Se sei un giovane dai 14 ai 19 partecipa anche tu, rispondi alle domande e mandaci le tue riflessioni.
Come vedono il futuro gli adolescenti bergamaschi? La domanda l’abbiamo presa in prestito da una ricerca demoscopica che ogni anno viene svolta a livello nazionale da Laboratorio adolescenza e dall’istituto di ricerca Iard su un campione di 3.160 ragazzi dai 12 ai 19 anni. L’indagine nazionale registra l’avanzata del pessimismo anche tra i giovani. Se fino al 2023 era circa la metà che vedeva un futuro grigio, quest’anno la percentuale è salita al 64%.
Se fino al 2023 era circa la metà che vedeva un futuro grigio, quest’anno la percentuale è salita al 64%
E nella Bergamasca, per quel che siamo riusciti a sondare con i nostri strumenti, la situazione è simile. Abbiamo incontrato 54 adolescenti fuori dalle scuole cittadine per rivolgere loro quattro semplici domande a risposta aperta: «Come vedi il futuro?»; «Di che cosa hai più paura?»; «In cosa speri di più?»: «Hai una certezza su cui fai affidamento?». I ragazzi e le ragazze non si sono sottratti al dialogo e dalle chiacchierate con loro sono emersi alcuni punti fermi, a tratti sorprendenti, che permettono di restituire una traccia, se non del loro pensiero, dello spirito che li anima in questi anni difficili.
Le domande: «Come vedi il futuro?»; «Di che cosa hai più paura?»; «In cosa speri di più?»: «Hai una certezza su cui fai affidamento?»
Il futuro
Per poco meno di metà dei giovani intervistati (26 su 54), stando al piccolo campione preso in esame, il futuro è incerto, quando non negativo, con poche possibilità di cambiamento. Uno su tre intravede invece qualche possibilità di incidere sulla realtà in modo positivo, pur nella convinzione che lo scenario che ci attende non è semplice. Solo una decina (19%) esprime pensieri pienamente ottimistici.
Le paure
Le paure più diffuse tra i giovanissimi sono quelle più naturali e intime, legate alla crescita: la solitudine, il fallimento, la mancata realizzazione, la perdita di legami
Le paure più diffuse tra i ragazzi che hanno risposto al questionario sono legate soprattutto alla sfera personale. Anche qui, i grandi temi che monopolizzano il discorso degli adulti, a partire dalle guerre, si affacciano in modo periferico nei pensieri degli adolescenti. Basti pensare che la parola guerra viene citata esplicitamente solo in 4 risposte su 54. Il 57% delle risposte è invece inerente alla sfera privata. E le paure più diffuse tra i giovanissimi sono quelle più naturali e intime, legate alla crescita: la solitudine, il fallimento, la mancata realizzazione, la perdita di legami.
Le speranze
Anche in questo caso, gran parte delle risposte riguardano la sfera personale dei ragazzi, con riferimento particolare alla realizzazione sul lavoro o negli studi (25% delle risposte), ma soprattutto al raggiungimento di una serenità esistenziale che riguarda anche la famiglia e gli amici (uno su tre). La parola «pace» è citata esplicitamente una volta sola, anche se in diverse risposte risuonano parole come «altruismo», «giustizia», «libertà», «inclusione».
I punti fermi
Per individuare le certezze a cui fare affidamento, gli adolescenti che abbiamo interpellato guardano prima di tutto a se stessi (un paio rispondono «me stesso», un altro «la mia caparbietà», un altro ancora «la consapevolezza nei miei mezzi»), e la gran parte (il 42%) fa riferimento ai legami più prossimi: i genitori, la mamma, gli amici, la ragazza, le radici. Tra le risposte meno gettonate: lo sport, la musica, la fede, lo studio. Interessante il fatto che la paura emerga anche, in negativo, in ciò a cui potersi aggrappare.
Ora rispondi tu
Dopo le interviste nelle scuole, ora un sondaggio online con quattro domande a risposte chiuse in riferimento a quanto emerso nelle precedenti interviste. Questo spazio è dedicato ai ragazzi bergamaschi e non dai 14 ai 19 anni.
Rispondete alle 6 domande. Se volete mandarci riflessioni e approfondimenti potete anche scrivere a [email protected]
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