Autostrada Bergamo-Treviglio, il tracciato definitivo con le ultime modifiche

IL PROGETTO. Recepite quasi tutte le richieste dei Comuni per mitigare l’impatto, ma molte solo in modo parziale.

Il progetto definitivo dell’autostrada Bergamo-Treviglio è stato inviato a Roma per essere sottoposto a Via (Valutazione impatto ambientale). Ed è stato inviato dopo essere stato modificato secondo quasi tutte le richieste che gli 11 Comuni che saranno attraversati dal tracciato di 16,2 chilometri della grande infrastruttura avevano presentato nei tavoli territoriali fra il 2023 e il 2024.

Autostrade Bergamasche, la società che si è aggiudicata (in Ati con altre imprese) la progettazione, costruzione e gestione dell’autostrada, nell’ultimo anno e mezzo ha lavorato, sotto la supervisione di Cal (Concessioni autostrade lombarde), per dare seguito a queste richieste. Ed ora si è arrivati al risultato finale.

Sono state in tutto 53 quelle presentate, di cui 52 dai Comuni e una dalla Provincia. Di queste ne sono state accettate la maggior parte. Ne sono infatti state recepite 45, 5 sono state parzialmente recepite e 2 sono state respinte.

Partendo proprio da queste ultime due, una era stata presentata dalla Provincia che chiedeva di valutare, come opera connessa all’autostrada, «il prolungamento della tangenziale di Boltiere verso nord, connettendosi allo svincolo a due livelli sulla sp 184 (per intendersi, quello che porta alla zona produttiva di Osio Sotto, ndr)». La richiesta è stata respinta poiché, si legge sulla nota di Cal e di Autostrade bergamasche, il progetto della Bergamo-Treviglio «punta a spostare parte del traffico che gravita nell’area (in particolare i mezzi pesanti) sul nuovo tracciato autostradale evitando di potenziare collegamenti di viabilità locale verso lo svincolo A4 di Capriate». Con questa stessa risposta è stata respinta anche la richiesta di Verdellino che chiedeva di «prevedere un potenziamento dei percorsi est-ovest, di collegamento con lo svincolo di Capriate».

Le richieste dei Comuni

Le richieste presentate dai Comuni andavano prevalentemente nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale della grande infrastruttura e migliorare i collegamenti dei suoi cinque svincoli (Treviglio ovest, Treviglio nord, Boltiere, Levate, Interconnessione A4) con la viabilità ordinaria.

Partendo dalla parte sud del tracciato, Treviglio si è visto accettare la richiesta di stralciare la bretella prevista in corrispondenza dello svincolo Treviglio Nord: al suo posto verrà riqualificata la via Ada Negri che, una volta usciti dall’autostrada, permetterà di raggiungere la statale 42. E poi quella di «prevedere una galleria artificiale in corrispondenza di via Contessa Piazzoni» quindi nella zona verde fra Treviglio e Castel Cerreto «che consente di mantenere il cono visivo e la fruizione paesaggistica di Castel Cerreto».

Solo parzialmente accettata invece la richiesta riguardante la «Valle del Lupo», zona di pregio ambientale a nord ovest della frazione Geromina. Qui il progetto prevede il passaggio dell’autostrada mediante due tratti di galleria artificiale. Il Comune di Treviglio, per ridurne l’impatto ambientale, chiedeva di prevederne solo uno.

Parzialmente recepite anche le richieste presentate da due Comuni più a nord. Quella di Fara per il «mantenimento e completamento del percorso ciclabile da Treviglio fino a Badalasco». E quella di Pontirolo Nuovo che chiedeva «di eliminare la previsione dell’area di servizio prevista sul territorio comunale». La risposta di Cal e Autostrade bergamasche a Pontirolo è stata che «nel progetto è stata eliminata la previsione delle aree di servizio, mentre è stata mantenuta la finalità di semplici aree di sosta, con colonnine di ricarica e impianti fotovoltaici». È stata invece accettata in toto la richiesta di «mantenere la galleria artificiale in corrispondenza del Renova Park» attraverso cui l’autostrada attraverserà la zona nord ovest dell’oasi naturalistica.

Passando alla parte più a nord del tracciato Ciserano si è visto parzialmente recepire la richiesta di «valutare il passaggio in galleria nel tratto tra Renova Park e la SP 122 Francesca, al fine di evitare la cesura del Plis».

La motivazione è che per Cal e Autostrade bergamasche per garantire la continuità paesaggistica ed eco-sistemica è sufficiente «la galleria artificiale prevista in corrispondenza del Fosso bergamasco». Parzialmente accettata anche la richiesta di Verdellino per proteggere l’area residenziale di Zingonia dal traffico : «l’asse autostradale è stato spostato verso ovest».

Sono state invece tutte quante accettate le richieste dai due Comuni decisamente contrari alla costruzione della Bergamo-Treviglio: per Osio Sotto di «un nuovo cavalcavia per il collegamento carrabile e ciclopedonale est-ovest in corrispondenza di via Oleandri (quartiere satellite di Zingonia)». Richiesto anche un confronto sulle compensazioni ambientali che è stato rimandato «alla fase della conferenza dei servizi sul progetto definitivo o della progettazione esecutiva».

Levate, invece, ha chiesto una nuova viabilità per evitare che i camion diretti alla ex dogana (recentemente trasferita però a Orio) passino dal centro, e un nuovo sottopasso per mantenere il collegamento fra Levate e Osio Sotto lungo via Selene.

Salendo infine all’ultimo tratto del tracciato dell’autostrada, Dalmine si è vista parzialmente accettata la richiesta di mantenere la continuità poderale e ciclabile di via Arca Vuota che sarà sostituita da una nuova viabilità poderale a sud di Cascina Nuova. Accettata l’importante richiesta di realizzare il collegamento tra via Dossi fino a via Kennedy mediante collegamento alla nuova viabilità tra lo svincolo di Levate e la dogana per garantire il collegamento verso la provinciale 525 ed evitare di congestionare l’abitato di Sabbio.

Accettata, infine, anche la richiesta di Stezzano di mantenere la connessione ciclopedonale Dalmine-Stezzano-Zanica che sarà garantita «mantenendo il sottopasso esistente che attraversa la statale 42 e le rampe dello svincolo A4 di Dalmine e collegando tale sottopasso ad un nuovo percorso che arriva fino a via dei Morti, in comune di Dalmine, e attraversa il nuovo asse autostradale in corrispondenza del viadotto sul torrente Morletta».

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