Bergamo Infrastrutture, conti in rosso. Le piscine Italcementi fanno acqua

PALAFRIZZONI . Ricognizione delle partecipate: la società ha un buco record di 1,5 milioni. A pesare la situazione strutturale dell’impianto: al vaglio nuova proposta di ristrutturazione.

Il segno meno spicca tra i numeri del Bilancio consolidato del Comune, documento che fotografa lo stato di salute delle società partecipate comunali, questa sera in 1ª Commissione. Bergamo Infrastrutture chiude il 2022 in rosso, con 1 milione 498mila euro di perdite, cifra record nella storia della società. Il problema è noto, si chiama piscine Italcementi, «perdita cronica che quest’anno è maggiore anche per gli aumenti esponenziali delle utenze – spiega l’assessore al Bilancio Sergio Gandi –. Le piscine hanno bisogno di una ristrutturazione, come amministrazione stiamo spingendo perché si possa trovare una soluzione. Durante l’estate è arrivata una proposta che è in fase di approfondimento».

La proposta di ristrutturazione al vaglio del Comune

A presentarla un’Ati (Associazione temporanea di imprese) composta da un’impresa edile, una banca e un’azienda del settore che fa capo alla «Piscine Castiglione», realtà che già qualche anno fa si era fatta avanti con Bergamo Infrastrutture. Allora fu un nulla di fatto, la nuova proposta è ora al vaglio degli uffici di Palazzo Frizzoni, in linea con la delibera di Giunta dello scorso giugno che, proprio per favorire un rilancio dell’impianto, prevede la cessione dell’immobile Italcementi dalla società partecipata al Comune stesso. Sarà dunque l’amministrazione a occuparsi di tutto l’iter. «Abbiamo ricevuto una proposta di partenariato pubblico-privato che rientra in ciò che prevede il nuovo Codice degli appalti – spiega l’assessore allo Sport Loredana Poli –. Si dovrà prima di tutto capire se questa proposta è conforme dal punto di vista tecnico, successivamente la Giunta si esprimerà sull’interesse pubblico, poi ci sarà una procedura pubblica». Per capire se il progetto presentato ha le gambe per camminare «si dovrà attendere i primi mesi dell’anno prossimo, perché la tematica è complessa – accenna Poli –. In questi 10 anni sono arrivate alcune proposte che Bergamo Infrastrutture non ha mai ritenuto accoglibili. Vedremo se questa potrà essere tenuta in considerazione, nel frattempo si dovrà concretizzare il passaggio di proprietà, come previsto dalla delibera già approvata dalla Giunta, un percorso che si chiuderà entro la fine dell’anno».

I costi energetici

L’imminente stagione termica andrà di nuovo a incidere sui bilanci di Bergamo Infrastrutture, anche se non è solo la voce bollette ad aver prodotto quel milione e mezzo in negativo. Spiega Aldo Cattaneo del Consiglio di amministrazione della società: «C’è sicuramente il boom dei costi energetici, a cui si aggiungono i tassi di interessi. Dovendo inoltre restituire la piscina al Comune, sono state fatte delle valutazioni dell’impianto che, negli anni, ha perso valore, nel bilancio si legge anche questo dato. Le piscine sono vecchie, hanno perdite d’acqua, la manutenzione viene fatta ma a pezzi, serve un intervento complessivo. Questo impianto non è profittevole. Per quest’anno riusciamo a gestire la perdita di bilancio, vedremo il prossimo».

Situazione buona delle altre partecipate del Comune

Se Bergamo Infrastrutture desta preoccupazioni, la situazione generale della famiglia delle partecipate (in tutto 10 società) è buona. «Tutti gli indici sono positivi – spiega l’assessore Gandi –, il patrimonio è incrementato grazie alle opere pubbliche, cresciuto da 738 milioni di euro del 2020 a 762 milioni del 2022. Crescono anche gli indebitamenti, arrivati a 177 milioni di euro rispetto ai 124 milioni del 2020. Anche l’autonomia finanziaria è buona, l’indice di patrimonializzazione, che deve essere sopra lo 0,5, è dello 0,68. Il gruppo va bene, incrementa la sua ricchezza ma tiene sotto controllo il debito». Il risultato d’esercizio per il Comune risulta negativo, «ma per una semplice ragione – spiega Gandi –. Il Comune ha un altro tipo di bilancio rispetto a quello delle partecipate».

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