Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 03 Novembre 2025
Dolore per Mouhamadou: padre di un bimbo, il canto era la sua passione
IL PROFILO. Mouhamadou Bamba Badiane, 33 anni, era originario del Senegal ma è cresciuto a Leffe, dove abitava. Stava tornando a casa con gli amici del coro dei senegalesi musulmani della Val Seriana, nel quale cantava in varie occasioni ed era perciò molto conosciuto in diverse realtà valligiane e non solo.
«Il coro per lui era un impegno e una grande passione», ricorda lo zio Jean Marie Mendy della Consulta degli stranieri del vicino comune di Gandino. «È frequente che le comunità di vari territori vengano invitate da altri gruppi, anche fuori provincia, a partecipare alle proprie celebrazioni. La festa del primo novembre a Brescia è una ricorrenza a cui il nostro coro partecipava sempre con entusiasmo».
Lo schianto
L’incidente stradale è accaduto domenica mattina lungo la Statale 671 della Valle Seriana, sul territorio di Nembro. Mouhamadou Bamba Badiane era alla guida di una Opel Corsa che si è scontrata frontalmente con un’autobotte dei vigili del fuoco del distaccamento di Gazzaniga. Il giovane, al volante dell’auto insieme ad altri quattro connazionali (con età compresa tra i 17 ed i 27 anni), stava rientrando da Brescia e viaggiava in direzione Clusone quando, per cause in fase di accertamento, non lontano dall’imbocco della galleria Montenegrone ha parzialmente invaso la corsia opposta, impattando contro un’autobotte dei vigili del fuoco diretta in emergenza verso Scanzorosciate, per un incendio scaturito in un capannone.
(Foto di Yuri Colleoni)
Lo scontro è stato molto violento – gli abitanti della zona hanno riferito di aver sentito un forte boato – e il 33enne (34 anni ancora da compiere) è morto sul colpo. Gli altri occupanti, che pare stessero dormendo quando è accaduto l’incidente, sono rimasti feriti ma non in modo grave: due sono stati trasportati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri all’ospedale Bolognini di Seriate. Illesi invece i due vigili del fuoco volontari di 35 e 38 anni a bordo dell’altro mezzo coinvolto: in codice verde, ma in forte stato di choc, sono stati portati alla Clinica Humanitas Gavazzeni per accertamenti.
Amici e parenti insieme per ricordare il 33enne
Tanti gli amici e i parenti di ogni età che, come Jean Marie, si sono ritrovati domenica pomeriggio nell’abitazione leffese di Mouhamadou, che abitava in una traversa pedonale tra via Roma e via Giuseppe Verdi, per un momento di silenzio e preghiera in ricordo del giovane scomparso.
Mouhamadou nella vita lavorava in una ditta di verniciatura a Colzate. Era originario del Senegal, ma era cresciuto a Leffe coi genitori. Qui si era fatto una vita e una famiglia, si era sposato da un paio d’anni e ha avuto un figlio ancora piccolo. La madre lavora in un’azienda della zona, mentre il padre ha lavoro a Genova: alla notizia della tragica morte del figlio, ha raggiunto la famiglia in giornata. «Era una persona speciale», è il pensiero ricorrente tra gli zii e gli amici, raccoltisi per diverse ore tutti insieme tra le mura domestiche dell’appartamento dove alloggiava il 34enne.
«Era l’anima del coro della comunità senegalese della Val Seriana»
«Un ragazzo gentile e generoso, che se ti vedeva in giro ti offriva il caffè e un sorriso - è il ricordo -. Lo amavano tutti e si dava molto da fare per la nostra comunità. Era l’anima del coro della comunità senegalese della Val Seriana ed era attivo nell’organizzazione delle feste che si svolgono periodicamente a Nembro Saletti. Gli volevamo molto bene perché ci sentiamo tutti come in una grande famiglia». La salma verrà portata in Senegal, burocrazia permettendo.
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