
Cronaca / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 16 Luglio 2025
Nicolò, una lotta lunga nove mesi. Sapeva regalare gioia di vivere»
IL DOLORE. Di Villongo, si è spento a 4 anni al «Bambino Gesù» di Roma. Dopo la diagnosi di tumore, la solidarietà. Una cura sperimentale aveva acceso la speranza.
Non sono bastate la gara di solidarietà, le preghiere e la speranza, alimentata a più riprese da un trial clinico e dalla prognosi ottenuta post terapie mirate. Dopo nove mesi di lotta il piccolo Nicolò Tonni si è spento all’ospedale «Bambino Gesù» di Roma, dove è stato ricoverato d’urgenza lunedì sera, quando aveva lamentato dolori alla testa. Quattro anni compiuti a novembre, la notizia della sua morte martedì pomeriggio 15 luglio ha raggiunto Villongo lasciando senza parole l’intera comunità, che in questi mesi difficili è stata vicina a mamma Sara Vavassori, a papà Luca, ai figli più grandi Cristian e Davide, che con il compagno Michele lo scorso autunno aveva lanciato una raccolta fondi online per coprire le spese necessarie per il trasferimento a Roma, dove c’è l’unico ospedale in Europa – il «Bambino Gesù» – ad aver reso disponibile la terapia con cellule Car-T, una cura innovativa sperimentale gratuita che ha dimostrato efficacia contro la leucemia linfoide acuta e alcuni tipi di tumori nei bambini, e dove è stato aperto un «clinical trial» su una varia tipologia di tumori cerebrali pediatrici.
La diagnosi
Era solo fine ottobre quando la pesantissima diagnosi aveva investito la famiglia di Nicolò: si era sentito male all’asilo e gli accertamenti avevano rivelato una massa al cervelletto, un glioma diffuso della linea mediana. Una luce di speranza era arrivata dal professor Franco Locatelli di Costa Volpino, direttore del Dipartimento di Onco-ematologia e Terapia cellulare e genica al «Bambino Gesù». Grazie anche alla gara di solidarietà che sul web in pochissimo tempo aveva superato le aspettative, i Tonni a fine ottobre si erano trasferiti a Roma, per fare la spola tra il «Bambino Gesù» e il Policlinico Gemelli, tra accertamenti e radioterapia. Durante quei primi mesi «il sorriso di Nicolò e la forza che siamo riusciti a trasmettergli hanno aiutato», racconta Davide. A marzo la prognosi «era positiva» e la famiglia è rientrata a Villongo, tornando a Roma circa ogni settimana per cure e accertamenti.
Dopo le speranze, ancora il buio
A maggio di nuovo il buio. «Una risonanza ha iniziato a far calare la speranza». Nicolò è stato operato per un secondo tumore, per poi cominciare la cura con le cellule Car-T, «molto debilitante, ma che lui ha affrontato con tutta la forza del mondo». Tornati a Roma, aiutati anche dall’associazione «La casa di Giordano», i Tonni a metà giugno sono rientrati ancora a Villongo. Dopo una risonanza di controllo, però, mercoledì scorso l’ennesima doccia fredda: il tumore si era ingrandito. Lunedì prossimo Nicolò avrebbe dovuto cominciare un nuovo ciclo di radioterapia. «Avendo una settimana di tempo, avevamo deciso di tornare qualche giorno a Villongo». Nonostante lo sconforto, i Tonni non avevano perso le speranze. «Durante tutto il percorso Nicolò era felice, piano d’amore e non ha sofferto. Riusciva sempre a regalarti la gioia di vivere e di crederci».Ma poi la tragedia: il piccolo l’altro ieri ha accusato dolori alla testa. L’ambulanza lo ha portato d’urgenza al «Bambino Gesù», ma non c’è stato nulla da fare.
Sabato 19 luglio i funerali a Villongo
«Una tragedia che ha scosso me personalmente e l’intera comunità, che è vicina alla famiglia – ha detto il sindaco, Francesco Micheli –. Sappiamo che Nicolò ha combattuto fino alla fine e lo ricorderemo con amore. Faremo il possibile per stare vicino ai famigliari e dar loro supporto». Mercoledì 16 luglio i Tonni rientreranno a Villongo con la salma del piccolo Nicolò, che «resterà a casa» fino a sabato, giorno dei funerali. Saranno celebrati alle 15.
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