Playoff e playout del calcio dilettanti, si cambia. Ecco come taglia la «forbice»

LE NOVITÀ . II Comitato regionale ha introdotto nuove regole. E nel 2026/27 si punta ad avere un’Eccellenza a 48 squadre: oggi sono 54.

I Campionati del calcio dilettanti sono ormai entrati pienamente nel vivo della competizione, con le classifiche che iniziano a delinearsi nelle loro varie tematiche. E per quanto il semaforo verde sia scattato soltanto un mese orsono non è certo prematuro parlare sin d’ora di playoff e playout: anche e soprattutto alla luce delle tante novità introdotte dal Comitato Regionale, buon ultima la nuova formula degli spareggi di Terza categoria ufficializzata proprio questa settimana.

Vediamo dunque di mettere a fuoco tali nuove regole, a cominciare da quella che caratterizzerà tutti i playoff previsti dall’Eccellenza alla Seconda categoria.

Come taglia la forbice

Anche al termine di questa stagione, come ormai da prassi consolidata, agli spareggi di fine stagione - che servono a determinare le varie graduatorie da cui si attinge in fase di ripescaggio estivo - accederanno le squadre classificate dal secondo al quinto posto. Pure la formula sarà quella consueta: seconda contro quinta, terza contro quarta, in gara unica da disputare sul campo della meglio classificata a cui basterà non perdere per passare il turno.

Già annunciata una novità per la stagione 2026/27: si punta ad avere un’Eccellenza a 48 squadre, tre gironi da 16

La grande novità, che può cambiare e non poco certi scenari, riguarda il distacco nella classifica finale fra le formazioni coinvolte dal meccanismo, la cosiddetta forbice. Sino alla scorsa stagione, il fatidico margine massimo dei 9 punti andava sempre calcolato sulla 2ª classificata: cioè se la terza, o la quarta, o la quinta risultavano staccate di 10 punti dalla 2ª venivano escluse in partenza dai playoff. Quest’anno, invece, il distacco va calcolato soltanto all’interno dell’accoppiata prevista dal primo turno, cioè fra seconda e quinta e fra terza e quarta.

Un esempio pratico

Facciamo un esempio pratico. Seconda 60 punti, Terza 50, Quarta 41, Quinta 40. Lo scorso anno questi playoff sarebbero saltati con la Seconda (+10 sulla Terza) qualificata di diritto al terzo turno; invece ora Seconda-Quinta non si gioca (distacco superiore a 9 punti), ma Terza-Quarta invece sì e questo a prescindere dal ritardo patito dalla Seconda, che non interessa più ai fini della griglia. Questo significa che tutte le terze classificate faranno sicuramente i playoff; che ogni girone avrà dunque una finale; e che una quarta classificata può comunque coltivare sogni di gloria nonostante un forte distacco dalla seconda.

Playout: -6 e retrocedi

Altra fondamentale novità è stata introdotta a livello di playout. Si parte sempre dalle retrocessioni dirette (le ultime due in Eccellenza; l’ultima in Promozione, Prima e Seconda categoria): ai playout andranno dunque le quattro squadre posizionate appena sopra, con i soliti accoppiamenti (16ª-13ª e 15ª-14ª in Eccellenza; 15ª-12ª e 14ª-13ª nelle altre categorie) e le sfide in andata e ritorno. Ma cambia la forbice: sino allo scorso anno, non si giocava il playout fra due squadre distanti 7 punti (e dunque retrocedeva subito quella peggio piazzata), mentre ora la forbice si è stretta e scatta a 6 punti: soglia che in passato mandava allo spareggio e oggi equivale a una condanna.

Da rilevare inoltre che le retrocessioni dalla Seconda alla Terza categoria sono aumentate: prima erano due per girone (una diretta, l’altra attraverso i playout), da quest’anno sono diventate tre: l’ultima va giù subito, le altre due saranno quelle bocciate dai playout.

Terza e playoff

Tutto cambiato anche in Terza categoria, dove i posti-playoff passano da quattro a sei, vale a dire che si qualificano le squadre piazzate dal secondo al settimo posto. Di conseguenza, i turni di gara passano da due a tre: nel primo si sfideranno 4ª-7ª e 5ª-6ª e le vincenti incontreranno nel secondo 2ª e 3ª, con le due qualificate a giocarsi poi la vittoria nella finale del terzo turno.

Eccellenza 2026/27

Insomma, le modifiche allo status quo non mancano di sicuro e neppure va dimenticata quella basilare già annunciata per la stagione 2026/27: si punta ad avere un’Eccellenza a 48 squadre - tre gironi da 16 - per quanto possibile (dipenderà anche dai movimenti con la Serie D, in salita e discesa). Quindi meno formazioni (oggi sono 54), il che significa anche e soprattutto meno ripescaggi in tutte le categorie.

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