Ponte di San Michele, arriva il commissario. E da Paderno il progetto numero 9

LA NOVITÀ. Accolta dal ministero la richiesta della Regione. Terzi: così procedure più veloci. Il sindaco: l’unico modo per rimanere nei tempi prefissati. Un mese in più per le osservazioni.

Un commissario straordinario per velocizzare il progetto del ponte alternativo al ponte stradale/ferroviario San Michele sul fiume Adda, fra Calusco e Paderno. Questa la decisione presa nell’ambito degli emendamenti presentati al decreto legge Infrastrutture convertito ieri alla Camera.

La notizia è stata accolta con grande favore in primis dalla Regione che, attraverso l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, stava da tempo chiedendo al ministero delle Infrastrutture la possibilità che l’opera fosse seguita da un commissario straordinario, in modo da ridurne i tempi dell’iter burocratico. E poi dal Comune di Calusco d’Adda che guarda con preoccupazione al 2030, anno in cui è stato fissato per il San Michele il «fine vita» ossia la sua chiusura al traffico, con la trasformazione in un ponte ciclopedonale. Rfi (Rete ferroviaria italiana) non ha mai chiuso alla possibilità di proroghe, purché nel frattempo il progetto per la costruzione del viadotto sostitutivo (che, solo per i lavori, necessiterà di un periodo tra i 5 e i 6 anni) sia in stato avanzato.

Il nome del professionista scelto per questo ruolo di commissario straordinario, non è ancora noto. Lo sarà dopo il 21 luglio, data prevista per la conversione definitiva in Senato del decreto legge. «Grazie alla nomina di un commissario straordinario – sostiene Claudia Terzi – si accorceranno i tempi per realizzare il nuovo ponte stradale e ferroviario fra Calusco e Paderno. Sono molto soddisfatta che il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini abbia accolto la richiesta della Regione. La figura del commissario assicurerà un tempestivo ed efficace avvio dei procedimenti per poter celermente eseguire i lavori».

I precedenti virtuosi

In una seduta in Regione era emerso che, attraverso l’utilizzo dei commissari, i tempi dell’iter per la realizzazione di un’opera si possono ridurre del 25-30%. Ciò è confermato da casi concreti: il commissario nominato a fine 2018 per la manutenzione straordinaria del ponte San Michele stesso, così come quello che ha seguito l’iter per il raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Bergamo-Montello, e la realizzazione del collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio.

Il Comune di Calusco auspica che il ponte alternativo al San Michele ne sia un’ulteriore conferma: «Il commissario straordinario – sostiene il sindaco Michele Pellegrini – è l’unico modo per rimanere nei tempi prefissati, se non addirittura ridurli». Dello stesso avviso l’assessore al Bilancio Massimo Cocchi che rimarca come «la nomina di un commissario straordinario sia sempre stata una richiesta della nostra amministrazione e un impegno politico della Regione».

Più tempo per il dibattito

La notizia arriva pochi giorni dopo un’altra novità: è stato prorogato di un mese il termine per la presentazione delle osservazioni nell’ambito del dibattito pubblico avviato per realizzazione dell’opera. Il vecchio termine era il 15 luglio, ora è stato posticipato all’11 agosto. Ci si attendeva la presentazione di osservazioni inerenti esclusivamente i tre scenari proposti da Rfi, ossia lo scenario 1 che prevede la costruzione di un nuovo ponte misto stradale/ferroviario 40 metri a sud del San Michele; lo scenario 2 che consiste in un ponte ferroviario a 3,5 chilometri a sud del San Michele, fra Cornate e Suisio, e un ponte viario 3,5 chilometri a nord, fra Imbersago e Villa d’Adda; lo scenario 3 che prevede un ponte ferroviario a sud del San Michele come lo scenario 1 e quello viario ancora a nord come nello scenario 2.

Invece sono stati poi presentati altri veri e propri progetti alternativi. Contando anche quelli di Rfi sono al momento 8 quelli noti a cui, a breve si aggiungerà, salendo così a 9, anche quello stilato dal Comune di Paderno insieme a una quindicina di altri Comuni del Lecchese, Monzese e della Città metropolitana di Milano. C’è la proposta di Calusco che prevede la costruzione di un ponte misto stradale/ferroviario poco a nord del San Michele; quella di Sotto il Monte che consiste nella costruzione di un ponte misto stradale/ferroviario sempre fra Calusco e Paderno ma posizionato a 300 metri dal San Michele; quella del Comitato «Nuova mobilità dell’Isola Bergamasca» che propone un ponte misto stradale/ferroviario fra Medolago e Cornate: quella di Solza che condivide la proposta di Calusco proponendo poi anche di realizzare il nuovo ponte al posto del San Michele; e, infine quella di Aicurzio, paese del Monzese, che dice no agli scenari di Rfi, chiedendo al loro posto una nuova tratta ferroviaria Carnate-Bergamo sfruttando la fascia territoriale a Bottanuco dove era previsto il passaggio del ponte della tratta D dell’autostrada Pedemontana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA