Riccardo Claris assassinato a Bergamo, la lettera della sorella: «Ucciso da una società malata, chiediamo giustizia come umani» - Video

LA LETTERA. Una lettera aperta è stata diffusa da Barbara Claris, sorella del ventiseienne assassinato nella notte tra il 3 e il 4 maggio. Il post sui social: «Ricky colpito a caso, non ha alzato mani».

Una lettera scritta a mano su un foglio di block notes, con sottolineature e parole in maiuscolo, che esprime il dolore della famiglia per la morte di Riccardo Claris , il 26enne assassinato al termine di una rissa tra tifosi atalantini e interisti a Bergamo. A scriverla e renderla pubblica è la sorella Barbara Claris.

La famiglia: «Siamo tutti sconvolti»

«Siamo tutti sconvolti - scrive Barbara Claris, sorella maggiore di Riccardo -, non ci sono parole per descrivere ciò che proviamo. Riccardo era un bravissimo ragazzo, chi lo conosce lo sa! Qualsiasi cosa sia successa NON era un violento, non era un criminale, NON si meritava quanto successo. NIENTE GIUSTIFICA L’OMICIDIO, comunque! Il nostro dolore non passerà MAI. Dovremo conviverci consapevoli che per perdere la vita è sufficiente trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato ».

«Ricordiamolo con affetto»

«Noi vogliamo che la giustizia faccia il suo corso, senza violenza, senza mediaticità, senza continue interferenze. Ricordiamolo con affetto, amore, ricordiamolo non solo come ultrà ma come un giovane ucciso nell’ennesimo episodio di una società sempre più malata. Chiude con il cuore spezzato di avere ciò che meritiamo, rispetto e silenzio, lo chiedo ai giornali, ai commentatori, ai tifosi. Rispettiamo aspettiamo chiediamo giustizia come UMANI».

Le parole affidate ai social

Le stesse parole sono state riprese, sempre da Barbara Claris, in una storia su Instagram dal suo profilo professionale (ha uno studio da tatuatrice): «Saluto il mio Ricky - scrive - indignata per una società che ha perso il senso di umanità. Ha perso l’empatia, i valori fondamentali, il rispetto per la vita, per il lutto, per tutto». «Lo saluto con il cuore, rotto, in mano. Mai riuscirò ad accettare che si possa essere uccisi così» prosegue sui social. E aggiunge: «Mi fa parecchio arrabbiare leggere che c’è stato “uno scontro finito male” perché dalle contestazioni delle forze dell’ordine molto probabilmente è stato colpito a caso alle spalle mentre tornava a casa».

I fiori in via Ghirardelli per Riccardo

Intanto il giorno dopo l’omicidio di Riccardo Claris, in via Ghirardelli a Bergamo sono comparsi i fiori e una maglia atalantina. C’è sconforto e grande dolore per la morte del 26enne e per un omicidio la cui dinamica non è ancora chiara.

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