Scuole di sci «storiche», la Regione premia sei bergamasche

IL RICONOSCIMENTO. Ci sono anche sei scuole bergamasche tra le ventidue riconosciute e premiate da Regione Lombardia come «storiche» per la loro attività ininterrotta da almeno quarant’anni nel campo dello sci, dell’alpinismo e dello sci alpinismo.

Un riconoscimento che premia realtà radicate sul territorio, capaci di formare generazioni di sportivi e di contribuire allo sviluppo turistico delle valli e alla promozione della montagna come luogo di cultura, educazione e sicurezza.

Le sei scuole

Le scuole orobiche insignite del titolo sono la Scuola Sci Presolana (di Castione della Presolana), la Scuola Sci e Snowboard Monte Pora (di Castione della Presolana), la Scuola Italiana Sci Colere Polzone (di Colere), la Scuola Italiana Sci Spiazzi (di Gromo), la Scuola di Sci di Oltre il Colle - Associazione Maestri di Sci e la Scuola Sci Fondo Campelli Schilpario. Tutte hanno alle spalle decenni di attività continuativa e un ruolo centrale nella valorizzazione delle località montane della provincia.

«Queste scuole rappresentino un esempio concreto di eccellenza e continuità, autentici presìdi formativi e culturali delle nostre montagne»

Il riconoscimento è stato consegnato a Milano dal sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, che ha sottolineato come «queste scuole rappresentino un esempio concreto di eccellenza e continuità, autentici presìdi formativi e culturali delle nostre montagne. Dietro ogni scuola storica ci sono generazioni di maestri che hanno insegnato non solo la tecnica sportiva, ma anche il rispetto per l’ambiente e per la sicurezza». Sulla stessa linea, Gloria Carletti, presidente dei Maestri di Sci della Lombardia, evidenzia come «questi riconoscimenti valorizzino chi, con impegno e passione, ha saputo rinnovarsi nel tempo e continuare a insegnare, creando un indotto turistico fondamentale per i territori. Le scuole storiche sono una ricchezza che unisce tradizione, professionalità e futuro».

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