
Cronaca / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 15 Ottobre 2025
Tornava dal lavoro l’operaio 54enne di Madone morto dopo lo scontro in moto - Le mappe degli incidenti
IL DRAMMA. Aristide La Porta viveva da anni a Madone. L’incidente nel Lecchese: il suo scooter ha preso fuoco. È la 62ª vittima del 2025, la ventesima in motocicletta.

Madone
Stava tornando dal suo lavoro di operaio nel Lecchese in sella alla sua moto, uno scooterone, per rincasare a Madone, quando si è scontrato con un’auto, rimanendo gravemente ferito. L’incidente nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre a Verderio : nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre le condizioni di Aristide La Porta, già disperate, si sono ulteriormente aggravate e martedì mattina l’uomo è morto all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva 54 anni e abitava in una villetta a schiera a Madone. Originario di Usmate Velate, in Brianza, e viveva dal 2002 nell’Isola: non era sposato e non aveva figli.
Lo schianto a Verderio, nel Lecchese
Nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre stava viaggiando in sella alla sua moto di grossa cilindrata di ritorno dal suo lavoro di operaio in una ditta di Verderio: giunto all’incrocio tra le vie Caduti della Libertà e Zamparelli, la sua moto si è scontrata con un’auto e, a seguito dell’impatto, ha preso fuoco. L’incidente era stato rilevato dalla polizia locale intercomunale di Verderio, Robbiate e Paderno d’Adda: gli agenti hanno avviato gli approfondimenti del caso per ricostruire nei dettagli la dinamica.
I soccorsi
Per domare le fiamme era stato necessario l’intervento di due mezzi dei vigili del fuoco di Merate, che avevano inondato il mezzo di schiumogeno e acqua. Sulla strada era restata la carcassa bruciata dello scooterone, che era poi stato recuperato con il carro attrezzi. Imponente lo spiegamento dei mezzi di soccorso: il 118 aveva inviato a Verderio un’auto medica, due ambulanze e l’elicottero alzatosi in volo da Milano e che era atterrato nel prato accanto al punto in cui si era verificato il grave incidente.
La ricostruzione
Da una prima e ancora sommaria ricostruzione dei fatti, sembra che il conducente dell’auto, una Dr 5, stesse viaggiando in direzione sud, quando aveva iniziato la manovra di svolta verso sinistra per imboccare via Zamparelli. Il conducente, un uomo di 44 anni, stava tornando a casa: è infatti residente nella stessa via. Proprio in quel momento dalla direzione opposta stava arrivando il motociclista di Madone. Lo scontro, frontale, è stato purtroppo inevitabile. Un impatto molto violento, che ha fatto rimbalzare all’indietro lo scooter, immediatamente avvolto dalle fiamme. Ad avere la peggio era stato proprio Aristide La Porta, sbalzato a diversi metri di distanza e ricaduto sull’asfalto privo di conoscenza, senza tuttavia, per fortuna, essere interessato dall’incendio.
Fatali le ferite
Nonostante questo le ferite riportate si sono rivelate fatali a qualche ora di distanza dallo scontro. A differenza di altre zone, quel tratto di strada lecchese non è considerato pericoloso per la circolazione, perché si tratta di una strada rettilinea con semaforo e rotonda. Ma in questo caso l’incidente è avvenuto proprio all’altezza del semaforo. Sarà ora compito della magistratura accertare le eventuali responsabilità.
I primi a intervenire
Il primo a soccorrere La Porta è stato un giovane che, passando per caso, era intervenuto, avendo seguito in passato dei corsi di rianimazione. E poi anche un’infermiera fuori servizio, arrivata da una vicina palestra, aveva a sua volta tentato di rianimare il cinquantaquattrenne in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Le manovre rianimatorie sono durante circa mezz’ora, poi il motociclista è stato caricato sull’elisoccorso giunto da Milano e portato d’urgenza al San Gerardo di Monza, venendo preso in carico dal personale del pronto soccorso. Con il passare delle ore, però, il quadro clinico si è aggravato, purtroppo fino al decesso.
L’indagine per omicidio stradale
L’automobilista è stato indagato per omicidio stradale e la sua vettura è stata sottoposta a sequestro. Aristide La Porta è la 62esima vittima sulle strade di questo 2025 che, rispetto agli anni precedenti, sta segnando tristi traguardi nel numero di persone che muoiono in incidenti stradali.
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