Morte di Astori e il falso certificato, condannati i medici

IN TRIBUNALE. Condanne fino a un anno per i dottori coinvolti nella scomparsa dell’ex capitano della Fiorentina

Al processo per la presunta falsificazione di un certificato medico rilasciato al bergamasco Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto il 4 marzo 2018 mentre era con la squadra in trasferta a Udine, il tribunale di Firenze ha condannato a un anno di reclusione Giorgio Galanti, ex direttore di medicina sportiva di Careggi e a otto mesi la dottoressa Loria Toncelli e il professore Pietro Amedeo Modesti, accusato anche di distruzione di atto vero. La condanna dal Tribunale di Firenze perché ritenuti colpevoli di falso ideologico.

Il pm Antonio Nastasi aveva chiesto invece tre anni e mezzo per Galanti, un anno e quattro mesi per Modesti, suo successore, e tre anni per Toncelli: il tribunale ha inflitto condanne più lievi perché non ha riconosciuto la sussistenza dell’aggravante del certificato fidefacente.

Inoltre ha respinto le richieste di risarcimento sollecitate dagli avvocati per le parti civili, ovvero la compagna Francesca Fioretto e la figlia Vittoria, assistite dall’avvocato Alessio Mazzoli, i genitori e il fratello del calciatore.

«Fatto commesso a prescindere dalle responsabilità»

«A prescindere dalle responsabilità penali, civili, dalle responsabilità in termini legali, comunque il fatto oggi c’è, è emerso che è stato commesso, quindi è giusto che esca fuori questa cosa, perché” il fatto «è stato commesso, a prescindere dalle responsabilità» ha commentato la compgna di Astori, Francesca Fioretto.

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