
(Foto di Agazzi)
IL FENOMENO. Sul campo con gli ispettori dell’Aprica tra Boccaleone e Malpensata. Sanzioni fino a 220 euro.
Le sanzioni vengono date con «un po’ di buon senso», ma ci sono casi eclatanti - e non infrequenti - sui quali non si può tollerare. Il lavoro degli ispettori ecologici di Aprica è instancabile, con una media di 100 controlli ogni giorno su tutta la città per contrastare un fenomeno purtroppo diffuso: quello dell’abbandono dei rifiuti. Ancora troppo spesso infatti, come evidenzia l’assessore all’Ambiente, Oriana Ruzzini, la questione è legata a una scarsa consapevolezza individuale: «È un tema profondamente culturale, di disinteresse alla cosa pubblica e di scarso senso civico. Dobbiamo agire sull’educazione delle persone. Una campagna di comunicazione può certamente servire, ma occorre anche dare la possibilità al cittadino di differenziare, specialmente su strada» afferma l’assessora, che sottolinea però a livello generale il buon comportamento dei bergamaschi, così come il grande lavoro di pulizia delle strade svolto da Aprica. «Fanno un lavoro eccezionale, di cui dobbiamo ringraziare la società, tutti gli operatori e gli Ispettori ecologici», commenta Ruzzini.
E proprio per vedere l’azione sul campo degli «investigatori» dei rifiuti, negli scorsi giorni ci siamo uniti a loro in sopralluoghi nell’area tra Boccaleone e Malpensata. Pettorina gialla, guanti e cellulare alla mano per fotografare ciò che di irregolare purtroppo trovano quotidianamente nel conferimento in strada da parte dei cittadini: solo nei primi 6 mesi di quest’anno infatti gli addetti ai controlli hanno effettuato 19.568 ispezioni, contro le 4.515 dell’intero 2024 (un aumento del 330%). Numeri incredibili, soprattutto se si considera che gli ispettori sono solamente 4 e a turno coprono tutti i quartieri della città.
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