«Aeroporto, sulla città decolli notturni calati del 70%, piano antirumore pronto entro il 2026»

L’INFORMATIVA. Interessate complessivamente 5.800 persone, l’impatto maggiore nei quartieri di Colognola e di Campagnola. Sacbo: in un anno partenze dopo le 23 scese da 1.000 a 300 e presto aerei più silenziosi. Ruzzini: attenti alla salute

La stretta sui decolli notturni sulla città, dopo le 23, e il rinnovo della flotta con aerei di nuova generazione sono le principali leve individuate da Sacbo per contenere il rumore e rispettare i limiti del piano di zonizzazione acustica. La strategia è stata presentata dalla società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio in occasione di un’informativa di aggiornamento alla seconda commissione consiliare del Comune, alla presenza anche dall’assessora alla Transizione ecologica, Oriana Ruzzini, la quale ha ricordato come in città ci siano «circa 5.800 persone, soprattutto tra Colognola e Campagnola, che subiscono un rumore superiore rispetto ai 60 decibel stabiliti dal nostro piano di zonizzazione acustica».

A Colognola sforato il limite di 60 decibel

«Nel 2023 e 2024 c’erano delle aree non conformi ai limiti - ha spiegato Paolo Deforza, responsabile dell’Unità ambiente di Sacbo -. Abbiamo prontamente attivato la procedura di individuazione delle criticità, a cui segue, come previsto dalla norma, la redazione del piano di contenimento e abbattimento del rumore. La legge prevede un iter di massimo 36 mesi totali, 18 per fase: pertanto invieremo il piano entro la fine del 2026». Nel frattempo, però, la società ha già individuato delle strategie d’azione. «In città l’area più critica è quella di Colognola, dove nel 2024 due centraline di rilevamento hanno evidenziato valori intorno ai 62 decibel, contro un limite di 60, mentre per Campagnola la situazione è conforme ma prevediamo ulteriori accertamenti - ha spiegato Deforza -. Un anno fa, nel novembre 2024, abbiamo introdotto la stretta sui voli notturni, cercando di contenere i decolli sulla città tra le 23 e le 7- ha illustrato Deforza -. I risultati sono incoraggianti. In un anno siamo passati da oltre mille decolli notturni a circa trecento (-70%, ndr), la maggior parte legati a fattori meteo e quindi non controllabili. Dai primi rilevamenti vediamo un miglioramento significato della situazione, con circa 1/1,5 decibel in meno». A ciò si aggiunge il progetto di rinnovamento della flotta: «Gli aerei di nuova generazione fanno registrare una diminuzione fino a 4 decibel ad operazione. Nel 2027 è previsto un ulteriore incremento degli aerei».

La discussione in commissione

L’aggiornamento di venerdì 5 dicembre è stato il secondo, dopo quello di marzo, nell’ambito di un percorso partecipato che sta coinvolgendo la seconda commissione consiliare. «L’aeroporto è la nostra finestra sul mondo - ha evidenziato l’assessore Ruzzini -, tuttavia vogliamo attenzionare l’impatto ambientale per una convivenza idonea a salvaguardia della salute delle persone e a tutela dei quartieri più impattati. Stiamo parlando di un’infrastruttura centrale per il territorio, che deve però andare incontro ad un processo di transizione affinché il suo impatto ambientale vada a ridursi, come previsto dalla legge». Il tema ha suscitato grande interesse e partecipazione tra i consiglieri comunali presenti. Dalla minoranza Filippo Bianchi (Fratelli d’Italia) ha ricordato che «l’Oms raccomanda, per la tutela della salute pubblica, il rispetto dei 45 decibel. Lo sforamento dei limiti è grave». «È un tema serio, nessuno lo prende alla leggera», ha assicurato Ruzzini. «Il nostro impegno è totale e confidiamo di essere sulla buona strada - ha aggiunto Deforza -. Con il tempo, grazie al rinnovo della flotta e alla gestione delle rotte, abbiamo mantenuto i livelli di rumore costanti dal 2008 ad oggi, ma all’epoca c’erano circa 6 milioni di passeggeri e circa 60mila movimenti in volo, mentre nel 2024 circa 17 milioni di passeggeri ed oltre 100mila movimenti, con un netto incremento di attività».

Lo studio epidemiologico

C’è stato poi un affondo sullo studio epidemiologico a cura di Ats e Università Bicocca: «La terza fase è al via, con un questionario online per i cittadini dei territori più impattati, tra Bergamo e i Comuni limitrofi», ha spiegato Ruzzini. Sull’importanza di «una solida base di dati» si sono soffermati nei loro interventi i consiglieri Alessandro De Bernardis (Partito democratico) e Paola Rossi (Bergamo Europea). Sempre a tema aeroporto, Laura Brevi (Futura) ha chiesto «una maggiore attenzione a tutta la filiera del lavoro, anche per i dipendenti delle aziende impegnate ne i vari appalti». L’assessora Ruzzini ha risposto che si farà portavoce dell’istanza in Giunta.

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