«Anche a noi incidente simile a Morgan e Tiziana: l’auto ha accelerato da sola e ci siamo schiantati»

LA TESTIMONIANZA. Dopo la tragica morte nel lago di Como, la testimonianza di un altro bergamasco finito con la moglie contro un muro al parcheggio del supermercato con le stesse modalità ma per fortuna non con esito così tragico.

«Il 29 luglio alla guida di una Mercedes EQA elettrica con cambio automatico ci è successo un incidente che potrebbe essere accaduto con le stesse modalità di quello costato la vita a Morgan e Tiziana: l’auto invece di frenare ha accelerato e io e mia moglie ci siamo schiantati contro il muro di un parcheggio». Dario Sangalli, titolare del «Gate» sul Sentierone, tiene a precisare che tutto è ancora da accertare, perché la perizia sulla loro auto, ferma alla concessionaria «Autotorino» da più di cinque mesi, non è stata eseguita. «Attendiamo i tecnici Mercedes – spiega – perché bisogna smontare l’auto e capire cos’è successo. Noi abbiamo nominato un perito e una decina di giorni fa il nostro avvocato ha sollecitato la concessionaria».

Quel 29 luglio, come riportato anche nella relazione dei carabinieri di Calcinate intervenuti a Trescore, la moglie di Sangalli era alla guida della sua Mercedes, mentre il marito era sul sedile del passeggero. «Siamo andati alla Coop a fare la spesa e, visto che erano le 11,30 e faceva molto caldo, siamo scesi nel parcheggio sotterraneo. Appena abbiamo imboccato lo scivolo e l’auto ha preso l’inclinazione, ha cominciato ad accelerare da sola. Mia moglie ha frenato ma non è servito a niente, l’auto non rispondeva più. In 30 metri è passata da zero a 70 chilometri all’ora e ci siamo schiantati contro il muro. Per fortuna era abbastanza vicino. Sono scoppiati gli airbag e tutti i sistemi di sicurezza si sono attivati, noi siamo rimasti feriti in modo non grave, ma ci siamo spaventati moltissimo. Oltretutto l’auto era nuova, aveva fatto meno di mille chilometri, e mia moglie ha sempre guidato auto con il cambio automatico quindi era abituata. Abbiamo portato la Mercedes, distrutta, alla concessionaria in cui l’avevamo comprata, “Autotorino”, e incaricato un tecnico per la perizia. Da allora però nulla si è mosso, stiamo ancora aspettando i periti Mercedes. Quando abbiamo letto dell’incidente di Como abbiamo subito pensato a quello che sarebbe potuto succedere a noi se invece di finire contro il muro di un parcheggio fossimo stati in mezzo a una strada. Non vogliamo dare la colpa a qualcuno, ma capire cosa è successo anche per prevenire altri incidenti del genere».

«È necessario che i tecnici Mercedes smontino l’impianto frenante – spiega il perito nominato da Sangalli, Enrico Zucchiatti – ma nonostante i solleciti stiamo ancora aspettando». «Autotorino», contattata, non ha replicato.

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Mercedes Benz è intervenuta nelle scorse ore per esprimere il dolore per quanto è successo. «In questa fase esprimiamo innanzitutto le nostre più sentite condoglianze alle famiglie per la perdita dei loro cari coinvolti; essendoci un’indagine in corso non possiamo dare giudizi o commenti sul veicolo coinvolto nell’incidente e daremo tutto il nostro supporto all’autorità giudiziaria. Da 50 anni seguiamo gli incidenti importanti e metteremo l’expertise della nostra azienda a disposizione della magistratura quando ci verrà richiesto, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta».

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Questa sera alle 19,30 gli amici della Scuola Volo di Caravaggio si ritroveranno a casa dei genitori di Morgan, in via Palestro 38 a Brembate Sopra, per una fiaccolata in sua memoria che toccherà anche l’abitazione di via delle Viole, a poca distanza, dove viveva da solo.

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