Astino, torna a vivere la Cascina Convento: «Un luogo magico, sarà aperto alla città» - Foto

L’INAUGURAZIONE. Conclusi i lavori, le antiche mura ospiteranno il Copenaghen Institute of Interaction Design. Visite sabato 25 maggio e domenica 26, l’intervento di riqualificazione è raccontato anche in una mostra.

Confrontando le fotografie del «pre» e «post» intervento si fatica a riconoscere la Cascina Convento, inaugurata ieri ad Astino. Da fuori si legge la stratificazione storica e dentro ne restano le tracce, dall’antica fornace lasciata a nudo nel grande foyer vetrato, ex cortile ad uso agricolo, agli spessi gradini in legno tirati a lucido che portano all’ultimo piano. Ma la tecnologia vive tra i muri del XII secolo: l’impianto di raffrescamento è alimentato con l’acqua del pozzo di Astino e l’acqua di risulta viene usata per irrigare i campi.

Astino, ecco Cascina Convento prima e dopo i lavori

L’inaugurazione della Cascina Convento nel pomeriggio di venerdì 24 maggio all’interno del Complesso monastico di Astino.

«Aperta al territorio»

La Cascina è sede del CIID, il Copenaghen Institute of Interaction Design (nato sull’esperienza della scuola di Ivrea, di Olivetti e Telecom) che da settembre avvierà le sue attività a tempo pieno. In questo edificio dove passato e futuro hanno un dialogo aperto, professionisti e studenti provenienti da tutto il mondo sperimenteranno l’interaction design. Qualcosa che Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione Mia, spiega così: «È una scuola molto importante finalizzata a mettere insieme le tecnologie con una visione etica e il confronto tra persone di culture e provenienze diverse cercando soluzioni innovative ai problemi dell’uomo. Non sarà un luogo chiuso, ci saranno momenti di apertura al territorio e alla città e collaborazioni intense. Tra queste il Patronato San Vincenzo e l’Università di Bergamo. Con l’inaugurazione della Cascina Convento si chiude un’altra fase fondamentale dell’importante intervento di recupero di Astino e si aprono le porte al suo futuro».

Venerdì 24 maggio don Mario Carminati, vicario episcopale per gli Affari economici, ha benedetto il luogo: «Dio nella Genesi pronuncia una benedizione – ha detto – e dice che l’uomo è cosa molto buona. Ci dice che quando lavoriamo insieme, facciamo qualcosa di buono insieme, lo compiacciamo e Dio non può che elargire benedizioni».

«Valori condivisi»

Per anni si è parlato della Cascina Convento come sede di una scuola di alta cucina e hotellerie. Lo scorso dicembre la svolta, con l’annuncio dell’apertura del CIID, «Scuola internazionale di alta formazione di design, interazione sociale e ambientale». Cruciale l’incontro tra la ceo e cofondatrice del CIID Simona Maschi e Giorgio Gori: «Non sapevo fosse il sindaco di Bergamo, ma mi ha convinto a venire ad Astino. Avevamo due criteri per trovare la nostra sede: che la scuola potesse essere in sinergia con il territorio e che fosse un posto magico, dove innovazione e creatività potessero essere facilitati. Astino è stato un incontro magico e da subito è nato un dialogo molto bello con la Fondazione Mia, basato su fiducia, cooperazione e allineamento di valori: la Mia da oltre 750 anni supporta le persone e crea inclusione, noi ci siamo visti come versione contemporanea di questo. Tutte le nostre ricerche cercano di migliorare la vita delle persone e del pianeta».

«Un’enzima per la città»

Così Bergamo ha sbaragliato le concorrenti, da Como a Firenze. «Si compie un progetto che ho accarezzato per tanto tempo, ricordo quando, ancora non ero sindaco, Claudio Pelis e Friedel Elzi (di Fondazione Mia, venuti a mancare, ndr) mi accompagnavano a vedere questo luogo – dice il sindaco Giorgio Gori -. La Mia ha fatto un’opera meritoria, Astino è diventato un luogo dove i bergamaschi hanno imparato a venire. Restava solo la cascina da riqualificare. Abbiamo ragionato tanto su possibili destinazioni, nell’accordo di programma era previsto un luogo di formazione. Ma l’ente che si sarebbe insediato doveva essere in grado di pagare un canone per permettere alla Mia di rientrare dagli investimenti. Abbiamo capito che per le scuole di cucina era passato il tempo. Molto fortunato è stato l’incontro con il CIID che potrà diventare un enzima per la città, attivando qualcosa di positivo». Ed è la stessa ceo Simona Maschi a ribadire che la cascina sarà «uno spazio aperto alla città, ogni settimana ci sarà una lezione aperta a tutti. Vorremmo che qui si incontrassero generazioni diverse. Ci piacerebbe aprire un bar-ristoro, verso la ciclabile».

«Interazione tra tutti gli enti»

Nei 2.283 metri quadrati su tre piani, aule e laboratori per la falegnameria, il metallo, la plastica, i video, la fotografia e la biodiversità. Ci sarà anche un incubatore di start up. La trasformazione si è compiuta in 18 mesi: «Ricordo come erano queste sale, faccio fatica a pensare che è passato così poco tempo – afferma Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia -. La Mia è stata promotrice di questo grande investimento, credo però che il risultato sia stato possibile solo grazie all’interazione tra tutti gli enti che insieme hanno proseguito su questa strada».

Sarà possibile visitare la struttura e la mostra fotografica allestita nella Cascina Convento per raccontare i lavori sabato 25 e domenica 26 maggio dalle 10 alle 12.30.

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