
Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 16 Luglio 2025
Bello andare in vacanza ma attenti alle truffe - Ecco cosa sapere quando si cerca casa
IN FERIE. Con l’arrivo dell’estate, puntuale come ogni anno, torna anche uno dei raggiri più insidiosi che rischia di rovinare le vacanze a molti italiani, ovvero la truffa delle case-vacanza.
Navigare sul web alla ricerca di appartamenti a prezzi convenienti è ormai un’abitudine diffusa: si tratta di una modalità pratica e rapida che consente spesso di scovare buone occasioni senza sforare il budget. Tuttavia, proprio per questo motivo, è fondamentale saper riconoscere i segnali che possono nascondere un inganno. Il più recente Rapporto Censis-DeepCyber (2022) evidenzia un alto livello di preoccupazione da parte dei consumatori: le prenotazioni online di viaggi e alloggi sono tra le cinque attività digitali considerate più rischiose dagli italiani. Con il periodo delle vacanze che sta ormai entrando nel vivo, ecco una guida sintetica con alcuni consigli utili per evitare trappole durante l’organizzazione delle vacanze e godersi quindi al meglio, in tranquillità, le meritate ferie.
Le truffe legate agli affitti estivi possono assumere forme molto diverse, rendendo spesso complicato riconoscerle in tempo. In tantissimi casi, l’alloggio promesso non ha nulla a che vedere con quello effettivamente esistente. In altri, ancora più gravi, i turisti pagano un anticipo e partono fiduciosi verso la destinazione scelta… per poi scoprire che l’abitazione non esiste affatto, mentre il presunto proprietario è svanito nel nulla con il denaro. Esistono infine situazioni in cui l’annuncio serve solo da esca per sottrarre dati sensibili da usare per fini illeciti.
Chi offre alloggi in malafede spesso dice di trovarsi all’estero – per motivi di lavoro o con altre giustificazioni credibili – e per questo chiede di effettuare un bonifico internazionale.
Prima regola: prestare attenzione
Prima di passare ai consigli pratici, è utile riconoscere alcuni segnali ricorrenti nei comportamenti di chi agisce con intenti fraudolenti. Chi offre alloggi in malafede spesso dice di trovarsi all’estero – per motivi di lavoro o con altre giustificazioni credibili – e per questo chiede di effettuare un bonifico internazionale. Un altro dettaglio sospetto è l’eccessiva disponibilità del presunto locatore: risponde subito, invia contratti già pronti e chiede insistentemente numerose informazioni personali. A volte si mostrano molto premurosi e professionali, ma con l’obiettivo di mettervi fretta: si definiscono professionisti indaffarati e vi spingono a versare una caparra consistente, da trasferire con urgenza su conti privati, spesso situati all’estero. Per tranquillizzarvi, fanno riferimento a piattaforme note, utilizzandole come presunti garanti dell’affare. In presenza di questi comportamenti, è fondamentale aumentare il livello di attenzione e valutare se sia davvero il caso di portare avanti la trattativa.
Meglio le piattaforme riconosciute, no annunci casuali
Una prima garanzia viene dall’affidarsi solo alle piattaforme più conosciute, evitando gli annunci casuali che girano sui social. Quando cercate gli annunci, assicuratevi di essere sul sito giusto, controllate attentamente l’indirizzo e non aprite la pagina da messaggi che vi arrivano per mail o sui social proponendo sconti. I siti «civetta», ovvero contraffatti per assomigliare alle piattaforme ufficiali, sono piuttosto diffusi.
Leggi le recensioni
Le piattaforme e i siti di agenzie specializzate offrono la possibilità di confrontare le recensioni lasciate dai clienti precedenti: è importante leggerle con attenzione, e verificare che ce ne siano molte pubblicate da utenti diversi nel corso del tempo. Se un’agenzia o un privato lavora nel settore da parecchio tempo è un buon segno; diffidate degli annunci evanescenti e dei profili appena nati.
Prezzi troppo convenienti? Attenzione...
Non fidatevi dei prezzi troppo convenienti. Trovare delle buone offerte è sempre possibile, ma gli sconti esorbitanti difficilmente sono reali. Insomma, se sembra troppo bello per essere vero… probabilmente non lo è.
Ma la case esiste?
Verificate che la casa esista su Google Maps: se all’indirizzo segnato c’è un magazzino, il nulla o comunque la descrizione e le foto dell’abitazione non corrispondono alle immagini presenti su Google Maps, non fidatevi.
Verifica i contatti
I motori di ricerca possono tornare utili anche per raccogliere informazioni sui presunti proprietari: cercare il nome e i contatti che vi hanno fornito può essere un buon modo per trovare eventuali segnalazioni negative e verificare che persona in questione esista. Attenzione, però, perché i truffatori più astuti possono aver creato dei profili falsi. Questo è un passaggio importante, ma da solo non basta.
Ricordatevi che le piattaforme come Airbnb non sono agenzie immobiliari, ma fungono solo da intermediario tra host e cliente: diffidate da chi dice di aver dato incarico al personale della piattaforma di mostrarvi la casa… Non esiste alcun personale con questo compito, le piattaforme non hanno in mano le chiavi di nessun immobile.
Tra le truffe più ricorrenti troviamo anche la «trattativa internazionale», in cui un proprietario fittizio di solito chiede bonifici internazionali e tutta una serie di documenti che poi userà per costruire un’identità falsa
Mai messaggi fuori dalle piattaforme ufficiali
Non scambiate messaggi su spazi privati fuori dalle piattaforme ufficiali. Quando un presunto host vi chiede di spostare la conversazione su una chat privata e di allontanarvi quindi dai siti ufficiali, chiudete lo scambio: si tratta della cosiddetta «truffa del rimpiattino» e lo scopo del truffatore è portarvi su un sito clone per derubarvi. Può invece essere utile chiedere di parlare al telefono con il proprietario, per verificarne l’esistenza e l’affidabilità. Non fornite però dati personali al cellulare.
Pagamenti tracciati sempre
Usate solo pagamenti tracciati: sono da preferire i metodi di pagamento sicuri come carte di credito o PayPal. Evitate soluzioni come ricariche su carte prepagate o money transfer.
Non pagate l’host fuori dal sito, non versate soldi su conti personali. Tra le truffe più ricorrenti troviamo anche la «trattativa internazionale», in cui un proprietario fittizio di solito chiede bonifici internazionali e tutta una serie di documenti che poi userà per costruire un’identità falsa. Il consiglio è di evitare di fornire dati non necessari – non inviate copie della vostra carta d’identità o le vostre informazioni bancarie. Non pagate l’intera somma alla prenotazione.
Alloggi «esca»
Attenzione agli alloggi «esca». Se una volta arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.
Leggi il contratto
Il contratto di locazione dovrebbe essere scritto e dettagliato: sebbene non sia obbligatorio, stipulare il contratto in forma scritta aiuta a dimostrare il contenuto dell’accordo in caso di eventuali controversie. Sono da specificare i seguenti dati: nome, cognome e indirizzo del proprietario o dell’agenzia intermediaria; numero di vani, accessori e servizi compresi nel canone di locazione (giardino, box, posto barca, cambio biancheria, ecc.); mobili che compongono l’arredamento e altri accessori (elettrodomestici, biancheria, stoviglie, ecc.); servizi in dotazione specificando quali sono inclusi nel prezzo pattuito e quali dovranno essere pagati a parte a consumo o forfettari. In quest’ultimo caso annotare le letture dei contatori in entrata e in uscita. Controllate le clausole sulla cancellazione.
Per quanto riguarda i pagamenti effettuati al di fuori della piattaforma, Airbnb specifica che sono ammessi solo in casi particolari e unicamente se approvati preventivamente dal portale stesso. Inoltre, è necessario che gli ospiti siano informati prima di completare la prenotazione. Tra questi casi rientrano, ad esempio, la riscossione della tassa di soggiorno, eventuali cauzioni o costi aggiuntivi legati alla presenza di animali domestici. Per questo motivo è sempre consigliabile leggere con attenzione le condizioni e le clausole riportate sul sito ufficiale della piattaforma utilizzata.
Nonostante i milioni di annunci attivi a livello globale, le truffe che avvengono sulle piattaforme ufficiali sono piuttosto rare. La maggior parte dei raggiri, infatti, si verifica su portali falsi che replicano graficamente i siti più noti, cercando di ingannare l’utente. Il suggerimento più importante resta quindi quello di utilizzare esclusivamente l’app o il sito ufficiale per tutte le operazioni e, in caso di qualsiasi dubbio, di rivolgersi subito al servizio clienti.
È possibile avviare la procedura direttamente online tramite il sito ufficiale della Polizia postale, con la possibilità di completare la denuncia entro 48 ore recandosi fisicamente presso l’ufficio indicato durante la compilazione telematica
E se si è truffati?
Nel malaugurato caso in cui si sia caduti vittima di una truffa, è fondamentale segnalare l’accaduto alle autorità competenti, presentando denuncia alla Polizia postale. È possibile avviare la procedura direttamente online tramite il sito ufficiale della Polizia postale, con la possibilità di completare la denuncia entro 48 ore recandosi fisicamente presso l’ufficio indicato durante la compilazione telematica. In questa circostanza è essenziale conservare il numero di protocollo assegnato alla denuncia preliminare digitale, che dovrà essere presentato allo sportello per consentire agli agenti di accedere alla documentazione già trasmessa. In alternativa, la denuncia può essere formalizzata presso un commissariato di polizia giudiziaria o una stazione dei Carabinieri, che provvederanno poi a inoltrare il fascicolo alla Polizia postale, l’organo incaricato di trattare questo tipo di reati.
Va infine ricordato che, sebbene la maggior parte delle truffe si consumi sul web, non mancano casi di raggiri più tradizionali, come quelli che si celano dietro ai classici cartelli “affittasi” o a sedicenti agenzie di viaggio. Anche in questi casi, è fondamentale rimanere sempre vigili.
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