Bergamo, con l’app si impara a conferire
i rifiuti. E per la raccolta scattano le multe

Fotografando con il cellulare il codice a barre del prodotto si scopre dove buttarlo. Stretta sulle regole, si parte dal centro. Da ottobre sanzioni per chi non usa i nuovi sacchi.

Basta fotografare con il proprio smartphone il codice a barre, per scoprire in quale sacco buttare il fustino del detersivo o il sacchetto dell’insalata. È la novità che Aprica (società di A2A) inaugura a Bergamo, richiesta dall’amministrazione comunale, forte «di un ordine del giorno proposto dalle minoranze e condiviso dalla maggioranza», rimarca l’assessore all’Ambiente Stefano Zenoni. La società che gestisce i rifiuti ha inserito la nuova funzionalità (sviluppata dalla Giunko) nella app «PULIamo» (della Junker) che già forniva informazioni. Ma ancora il 30% del contenuto del sacco della plastica «è impuro, nelle altre città il dato è tra il 20 e il 40% – riporta Filippo Agazzi, ad di Aprica –. I cittadini non sbagliano per superficialità, ma perché non c’è conoscenza. Nella plastica, ad esempio, ci vanno solo gli imballaggi, non la plastica “dura”. L’obiettivo è migliorare la percentuale della raccolta ma anche la qualità, con risvolti ambientali e una riduzione dei costi».

L’app, che ricorda anche il giorno dei ritiri e della pulizia strade, consente di segnalare disservizi e criticità (dai cestini pieni agli abusivismi), è stata scaricata da 50 mila utenti negli oltre 90 Comuni gestiti da Aprica. Per usare la nuova funzionalità (che riconosce 1.600.000 articoli) è fondamentale georeferenziarsi, perché ci sono piccole differenze tra i Comuni. E se il codice non risulta, si può chiedere di inserirlo.

Intanto procede la diffusione dei nuovi sacchi con il codice a barre, d’obbligo dal 1° febbraio scorso. L’86% delle utenze domestiche li ha ritirati, solo il 70% li sta utilizzando. Il 67% delle utenze commerciali ha ritirato i sacchi, il 60% li sta usando. Sono oltre 100 gli avvisi distribuiti da Aprica per avvertire dell’obbligatorietà. L’approccio è ancora «morbido, i sacchi vengono ritirati, si lascia un avviso – dice l’assessore –, ma dal 1° ottobre saremo più rigorosi». Arriveranno cioè le sanzioni tra i 35 ai 60 euro, «la cifra sarà stabilita sulla base del regolamento comunale» dice Zenoni. Che annuncia, nell’immediato, una stretta sul centro città per chi porta i sacchi in strada troppo in anticipo e per il ritiro tardivo dei bidoni. «Dopo un confronto con il Duc, abbiamo potenziato la raccolta il pomeriggio e la sera, vista la presenza dei dehors – ricorda l’assessore –. Abbiamo anche associato una campagna informativa negli esercizi commerciali e i condomini: l’indicazione dell’amministrazione ora è di procedere con le sanzioni».

Nonostante non sia ancora capillare la diffusione dei nuovi sacchi, i dati sulla raccolta differenziata già beneficiano della novità, con 4 punti guadagnati. A giugno ha raggiunto quota 77,3% contro una media del primo semestre 2021 del 76,7%. Nel 2020 era del 72,5%, nel 2019 del 71%. Bene anche il dato sulla produzione: la quota dell’indifferenziata è scesa dagli 8,8 milioni di kg del 2019 a 7,7 nel 2020 e a 6,9 nel 2021. «Le nuove regole – chiosa Zenoni – possono creare un po’ di stress ai cittadini ma ne vale la pena. Una migliore differenziazione porta a risparmi di gestione, in questa fase di revisione delle norme può evitare il rincaro del servizio». Sull’operazione nuovi sacchi e nuovi distributori il Comune ha investito circa 400 mila euro (su un piano annuale da 19 milioni). «Entro la fine dell’anno arrivano i distributori in Malpensata e Campagnola, saremo così a quota 17 – ricorda Zenoni –. In previsione c’è l’acquisto di altri due distributori».

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