Bergamo, si assumono nonne per fare i casoncelli secondo tradizione

IN CITTÀ ALTA. La nuova attività in via Gombito alla ricerca di persone disponibili a impastare i ravioli tipici.

AAA cercansi nonne bergamasche per tramandare alle nuove generazioni l’arte delle paste ripiene. L’iniziativa parte dalla Trattoria Taiocchi (oltre all’attività storica di Curno gestisce altre due realtà legate alla ristorazione in città), che mette sul piatto un contratto part-time per tutte coloro che si rendono disponibili ad impastare casoncelli e scarpinocc, i due ravioli tipici di Bergamo.

Una casa laboratorio

In Città Alta, una pizzeria al civico 17 di via Gombito ha lasciato spazio all’insegna «Casoncelli Nonna Alda», dove è stata riprodotta una vera cucina anni Settanta. Sul grande tavolone rettangolare è disposta la macchina per la pasta, insieme all’immancabile mattarello per stendere la sfoglia con tanto di grembiule pronto ad essere indossato. Bergamaschi, visitatori e turisti potranno assistere alle dimostrazioni delle nonne durante l’arco della giornata, affacciandosi alla vetrina sulla Corsarola: una casa laboratorio che vuole lasciare un segno tangibile della cucina tradizionale bergamasca. In un momento storico nel quale la ristorazione fatica a trovare personale, ecco dunque l’appello per far scendere in campo le vecchie generazioni, che potranno dare una spinta ai giovani verso un lavoro capace di dare grandi soddisfazioni.

«Difendere e divulgare il patrimonio»

«Cerchiamo nonne vere: chi ha ancora la farina nel grembiule e una storia nel cuore - spiega Elisa Taiocchi, ideatrice del progetto -. Vogliamo che la tradizione non stia nei libri, ma in cucina, davanti agli occhi dei giovani, perché certe gestualità si imparano guardando. Una delle due vetrine del locale è allestita come una cucina anni Settanta dove, a rotazione, le nonne preparano la pasta a mano, davanti al pubblico. L’iniziativa nasce per difendere e divulgare il patrimonio gastronomico bergamasco in modo vivo, quotidiano e inclusivo – conclude Elisa Taiocchi -. Non si tratta di un ristorante qualsiasi, ma di una casa-laboratorio dove le mani raccontano, gli impasti parlano e le ricette si tramandano, focalizzandosi in particolare su casoncelli e scarpinocc per farli non in serie ma con amore». Per candidarsi al lavoro part-time, regolarmente retribuito, basta inviare un curriculum all’indirizzo [email protected].

Si comincia lunedì 11 agosto con questa nuova sfida, che accende la luce sulla necessità di promuovere i prodotti tipici orobici come le paste ripiene originali anche in un luogo turistico come Città Alta. Qui negli anni si è cercato di limitare, per quanto possibile, il cosiddetto street food che rischia di snaturare i piatti tradizionali.

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