Bonus cultura, fondi esauriti: «Un diciottenne su dieci escluso»

IL CONTRIBUTO. In Bergamasca potrebbero essere tagliati fuori in un migliaio di ragazzi. Per il 2024 previste due nuove misure, ma i finanziamenti verranno diminuiti.

Il «bonus cultura» è ai titoli di coda, in attesa della formalizzazione di quelle che saranno le misure future. Già nelle scorse settimane si erano sostanzialmente esauriti i fondi 2023 per il bonus da 500 euro riservato ai neomaggiorenni, e da ultimo ai nati nel 2004: c’era tempo fino al 31 ottobre per registrarsi su «18app», la piattaforma tramite cui ricevere l’incentivo, per poi spendere quei soldi in «prodotti culturali» entro il 30 aprile 2024. Non è stato possibile per tutti: «Dovrebbero essere rimasti esclusi, in tutta Italia, circa 50mila ragazzi rispetto alla platea dei circa 500mila beneficiari potenziali», è la stima di Antonio Terzi, vicepresidente nazionale del Sil, il Sindacato italiano librai, oltre che presidente di Confesercenti Bergamo. Uno su dieci non sarebbe riuscito a ottenere il bonus, in sostanza: fosse confermata anche in Bergamasca la stessa proporzione, gli esclusi sarebbero poco più di un migliaio, considerato che i 18enni residenti in provincia di Bergamo sono circa 11.600.

In arrivo due nuove «carte»

Dal 2024 il sistema dovrebbe cambiare, imboccando una strada in realtà già tracciata con la legge di bilancio varata a dicembre 2022: il bonus cultura sarà sostituito da due misure da 500 euro ciascuna, con requisiti diversi. Il nuovo corso sarà così rappresentato dalla «Carta della cultura giovani», che potrà essere richiesta da chi ha compiuto 18 anni nel 2023 (quindi i nati nel 2005) e appartiene a un nucleo familiare con un Isee inferiore a 35mila euro; ci sarà poi anche la «Carta del merito» riservata a chi si è diplomato col voto 100 alla Maturità, indipendentemente dal reddito. Si ridurranno però le risorse complessivamente stanziate: dagli attuali 230 milioni del «bonus cultura» si passerà – salvo novità della nuova manovra – a un totale di 190 milioni complessivi tra le due nuove «carte». Il prossimo anno, dunque, non tutti gli 11.600 bergamaschi nati nel 2005 (i dati di natalità per quegli anni sono sostanzialmente stabili, ancora non si era imboccato l’inverno demografico) potranno beneficiare del bonus.

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