Campi devastati dalla grandine. «Per i danni subiti valutiamo la richiesta di calamità naturale»

«La grandine - sottolinea la Coldiretti - è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo».

La tromba d’aria e le grandinate che si sono abbattute in provincia di Milano hanno provocato danni all’agricoltura, con raccolti devastati, piante sradicate e tetti scoperchiati come segnala la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Nell’area metropolitana i chicchi di ghiaccio uniti a vortici di forte vento hanno colpito un’ampia fascia di comuni tra la periferia est del capoluogo lombardo e i confini con la Bassa Bergamasca. Completamente distrutte le coltivazioni in campo, dal mais pronto per essere raccolto alla soia. Secondo le prime stime le tempeste di ghiaccio hanno flagellato centinaia di ettari oltre a scoperchiare i tetti delle cascine, delle stalle e dei capannoni.

Leggi anche
Leggi anche

«La grandine - conferma Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - ha investito un’intera fascia di comuni tritando ogni cosa, tetti delle cascine e dei capannoni compresi. Con le amministrazioni locali e le istituzioni come Coldiretti stiamo valutando la richiesta urgente di calamità naturale per far fronte ai danni ingenti subiti».

La grandine - sottolinea la Coldiretti - è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo. Un fenomeno che si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

© RIPRODUZIONE RISERVATA