Carrà, l’opera al rush finale. «No a polemiche anticipate»

Donizetti.La ricerca degli sponsor e la progettazione artistica in dirittura d’arrivo. Micheli: progetto enorme, stiamo bruciando le tappe per il ’23.

Un fatto è certo: lo spettacolo che la Fondazione Teatro Donizetti vorrebbe dedicare a Raffaella Carrà (e l’uso del condizionale in questa vicenda è d’obbligo) è entrato nel vivo della lavorazione, e la ricerca del denaro per finanziare l’opera procede veloce, di pari passo con la progettazione artistica. Il tempo stringe, di qui a fine anno il Cda della Fondazione saprà se gli sponsor pronti a sostenere l’operazione ci sono e a quel punto prenderà una decisione.

Fondazione e amministrazione comunale sono sulla stessa lunghezza d’onda, piace l’idea di dedicare all’iconica showgirl un’opera di musica contemporanea giocata su registri diversi, che unisca la musica al canto alla danza. Il direttore artistico Francesco Micheli ha già sperimentato in questo campo. A Palermo ha portato in scena un’opera ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie che aveva come interprete una cantante folk, a Bergamo ha voluto proporre uno spettacolo dedicato a Ettore Majorana.

Prima di dare giudizi sarebbe il caso di vedere quello che andrà in scena

Lo show inaugurale del rinnovato Donizetti è nato da un sapiente mix di acrobazia, danza, canto, musica e recitazione. Innovare, sperimentare, osare nell’anno in cui Bergamo con Brescia sarà Capitale italiana della Cultura, sembrano queste le linee guida dell’operazione Carrà, che potrebbe avere l’appeal giusto per un tour anche oltre confine, vista la notorietà di Raffaella, amatissima nei Paesi latini. Francesco Micheli dello spettacolo vorrebbe parlare solo quando tutto sarà definito, ma non nasconde di essere rimasto colpito «da tutta questa curiosità e da certe polemiche», dopo che le prime notizie si sono diffuse. «È un progetto enorme in corso di definizione, avremmo avuto bisogno di più tempo, stiamo bruciando le tappe per essere pronti per il 2023 – spiega –. Come Fondazione abbiamo avuto un’esplicita richiesta di proposte, da direttore artistico ho fatto la mia parte e ora ci stiamo lavorando». Troppo presto per dare anticipazioni sul cast, dice il regista.

Sfidante l’idea di un’opera ispirata a un personaggio pop e amato come la Carrà

«Siamo ancora in fase di trattativa, il progetto non è sicuro. E trovo fuori luogo fare polemica prima ancora di conoscere le caratteristiche dell’opera, che illustreremo appena possibile. Una cosa mi preme sottolineare – precisa Micheli –: lo spettacolo non è inserito nel programma del Festival Donizetti Opera, è un progetto a parte che rientra nelle iniziative pensate per Capitale della Cultura. E credo che prima di dare giudizi sarebbe il caso di vedere quel che andrà in scena». «Mi auguro proprio che questo progetto vada in porto, l’attesa sta crescendo – commenta l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti –; trovo sfidante l’idea di un’opera ispirata a un personaggio pop, un simbolo della televisione italiana amato da un pubblico di tutte le età. Certo il tema dei fondi esiste. Si tratta di trovare finanziamenti privati, perché non saranno utilizzate risorse statali, ma siamo fiduciosi».

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