
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 25 Aprile 2025
Case popolari, c’è il bando. Disponibili 93 alloggi, uno su 5 per gli indigenti
L’AVVISO. In città, 70 abitazioni dell’Aler e 20 del Comune. Lenzini: attenti ai bisogni del territorio sul tema abitativo. Le domande potranno essere presentate dal 30 aprile
Novanta alloggi in città – 70 dell’Aler e 20 del Comune di Bergamo –, due a Torre Boldone e uno a Sorisole. Sono un centinaio le famiglie che potranno fare richiesta di un alloggio popolare nell’Ambito di Bergamo. Un quinto degli appartamenti sarà riservato ai nuclei familiari più indigenti. La pubblicazione dell’avviso è stata comunicata giovedì pomeriggio da Palazzo Frizzoni e rappresenta una prima risposta all’emergenza abitativa in città.
Il bando arriva con qualche settimana di ritardo rispetto al passato. Quest’anno si sono dovute infatti recepire le modifiche al regolamento regionale, che la Giunta di Palazzo Lombardia ha introdotto con l’obiettivo di rendere le procedure più rapide ed efficaci e di garantire una maggiore equità nell’accesso alle abitazioni pubbliche. Una delle principali novità riguarda proprio l’assegnazione dei punteggi nelle graduatorie: sono stati attribuiti più punti a categorie considerate più vulnerabili, come anziani, disabili, famiglie monoparentali con minori a carico, famiglie di nuova formazione, genitori separati in condizioni di disagio economico, nonché a forze dell’ordine e lavoratori del servizio sanitario.
Possono fare domanda i nuclei familiari con un Isee inferiore a 16mila euro e un indicatore patrimoniale (Isp) che rispetti determinati limiti in base al numero di componenti del nucleo. Ad esempio, una persona sola non deve superare i 22mila euro, mentre un nucleo di sei persone può arrivare fino a 32mila euro.
Le famiglie interessate avranno tempo 40 giorni per presentare la domanda, a partire dal giorno di pubblicazione, mercoledì 30 aprile, fino a lunedì 9 giugno. «In questo primo avviso 2025 siamo riusciti a inserire 20 alloggi che assegneremo pronti agli inquilini, il doppio dello scorso anno – spiega l’assessore comunale alle Politiche della casa Claudia Lenzini –. Sono molto soddisfatta di questo primo risultato, che abbiamo raggiunto grazie alla sinergia con gli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici del Comune e MM SpA. Quest’anno abbiamo tardato l’apertura dell’avviso per alcune modifiche al regolamento, ma ora la piattaforma regionale è operativa e, pertanto, ci siamo tempestivamente adeguati alle nuove disposizioni. Ringrazio i sindacati, i servizi dei Comuni e Aler per l’assistenza che forniranno ai cittadini in questa fase, e le Acli che collaborano da quest’anno. Questa rete di servizi dimostra la grande attenzione che c’è ai bisogni del territorio sul tema abitativo».
Possono fare domanda i nuclei familiari con un Isee inferiore a 16mila euro e un indicatore patrimoniale (Isp) che rispetti determinati limiti in base al numero di componenti del nucleo. Ad esempio, una persona sola non deve superare i 22mila euro, mentre un nucleo di sei persone può arrivare fino a 32mila euro. Il 20% degli alloggi sarà destinato, con priorità, ai nuclei in condizione di indigenza, ovvero con un Isee pari o inferiore a tremila euro. In questi casi, l’assegnazione sarà accompagnata da un progetto individuale elaborato insieme ai servizi sociali, con l’obiettivo di promuovere il recupero dell’autonomia economica e sociale della famiglia.
Quest’anno si sono dovute recepire le modifiche al regolamento regionale, che la Giunta di Palazzo Lombardia ha introdotto con l’obiettivo di rendere le procedure più rapide ed efficaci e di garantire una maggiore equità nell’accesso alle abitazioni pubbliche.
La domanda di assegnazione potrà essere presentata per un’abitazione situata nel Comune di residenza anagrafica o in quello in cui il richiedente lavora. Solo in assenza di alloggi adeguati in queste due aree, sarà possibile optare per un’altra località all’interno dell’Ambito (in questo caso, però, solo tre alloggi su 93 si trovano fuori dal Comune di Bergamo). La procedura sarà solo online, attraverso la piattaforma informatica regionale dedicata. Per accedere si dovranno utilizzare le credenziali Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi, oltre a un indirizzo email attivo. Per la compilazione saranno necessari alcuni documenti, tra cui i dati anagrafici e fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare, l’Isee 2025 valido, eventuali permessi di soggiorno per i cittadini non comunitari, la documentazione relativa alla propria situazione lavorativa e una marca da bollo da 16 euro (o una carta di credito per il pagamento online). Si potrà consultare l’avviso completo sui siti web dei Comuni dell’Ambito e sul sito ufficiale di Aler. È inoltre disponibile un servizio di assistenza alla compilazione, accessibile solo su appuntamento. Tuttavia, l’invio della domanda resta a carico del richiedente, che ne è unico responsabile. Le famiglie potranno chiedere assistenza nella compilazione e nella trasmissione della domanda ai centri autorizzati di assistenza fiscale (Caaf), alle Acli e ai sindacati degli inquilini Sunia (Cgil), Sicet (Cisl), Uniat (Uil) e Unione Inquilini.
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