(Foto di Bedolis)
MOBILITÀ . Sorgerà in via Gorizia, al confine con Lallio. E avrà due fermate del bus. Donato (Atb): «L’interscambio è un’alternativa utile anche per gli universitari».
È il cuore operativo di una serie di cantieri diffusi sul territorio per la realizzazione dell’e-Brt, il nuovo sistema di trasporto rapido con bus elettrici su corsia preferenziale che, dal primo luglio del 2026, collegherà Bergamo e Verdellino. Le fila di questo progetto di mobilità sostenibile si stanno tessendo dal campo base lungo la strada provinciale 525, al confine tra Bergamo e Lallio. Ed è proprio su questo terreno all’altezza di via Gorizia, ora occupato dai mezzi da lavoro e da tutto il materiale utile per i vari fronti aperti, che dall’estate prossima sorgerà un parcheggio d’interscambio da circa cento posti auto, con annesse due fermate dell’e-Brt. La nuova area di sosta nel quartiere di Grumello del Piano si candida quindi ad intercettare un significativo numero di pendolari, tra lavoratori e studenti universitari, lungo uno dei principali assi d’accesso alla città dal quadrante sud, in un contesto segnato da una profonda spinta verso l’innovazione, con poli come l’università o il parco tecnologico del Kilometro Rosso, oltre a numerose aziende.
L’e-Brt si snoderà tra il polo intermodale della stazione di Bergamo e la stazione di Verdellino, prevedendo un collegamento diretto anche con il Polo Scientifico del Kilometro Rosso di Stezzano e con i comuni di Osio Sopra, Osio Sotto e Lallio
«Il parcheggio avrà un centinaio di posti auto e sorgerà a filo strada, con spazi anche per moto e bici, coperti da tettoia - spiega Liliana Donato, direttore generale di Atb e responsabile unico (Rup) del progetto dell’e-Brt -. Trattandosi dell’attuale campo base, la realizzazione della nuova area di sosta sarà uno degli ultimi step promossi nell’ambito dell’e-Brt. Il parcheggio dovrebbe essere gratuito. E, ultimati i lavori, l’area verrà restituita al Comune». Nei pressi del parcheggio di via Gorizia ci saranno due fermate che, spiega Donato, «non erano inizialmente previste dal progetto ma sono state aggiunte per dare la possibilità alle persone di parcheggiare il proprio mezzo privato e poi utilizzare l’e-Brt per spostarsi tra Bergamo e Verdellino, o, nel caso degli universitari, verso il polo cittadino dell’Unibg in via dei Caniana o quello a Dalmine. Crediamo che il parcheggio possa essere una valida opportunità per l’interscambio, dai lavoratori fino agli studenti - spiega il Rup -. Dal nostro punto di vista, è una soluzione che favorisce il pendolarismo giornaliero tra città e Comuni limitrofi, grazie ad una modalità di spostamento economica, efficiente e a basso impatto ambientale, integrata con il trasporto pubblico, riducendo stress per la ricerca del parcheggio in centro, permettendo di risparmiare sul costo della sosta e favorendo una modalità più sostenibile. Dal parcheggio ci si potrà muovere in modo concorrenziale rispetto al mezzo privato, garantendo miglior tempi di spostamento grazie ai nuovi autobus su corsia preferenziale».
Quella dei parcheggi d’interscambio è tra l’altro una strategia adottata da Atb anche in altre zone della città, ad esempio in via San Bernardino o alla Fiera, proprio nell’ottica di favorire un sistema di mobilità integrata, al netto di un fisiologico periodo in cui far abituare gli automobilisti alla nuova novità. E il parcheggio al confine con Lallio rappresenta un ulteriore investimento in tal senso, in un’area di forte sviluppo: «Serviremo tutto quest’asse di innovazione dove oggi c’è una grande prospettiva di crescita e di sviluppo, tanto che noi con l’e-Brt ne saremo proprio la spina dorsale, connettendo i vari poli - commenta Donato -. Con la previsione, stimiamo, di poter trasportare ogni anno circa quattro milioni di passeggeri, riducendo traffico ed emissioni. L’e-Brt sarà un servizio di trasporto pubblico totalmente elettrico, veloce e comodo, pensato per migliorare il modo in cui ci muoveremo ogni giorno, nel quotidiano: un passo concreto verso spostamenti più efficienti, sostenibili e accessibili».
Dal primo luglio 2026 si viaggerà con una frequenza di una corsa ogni 10 minuti negli orari di punta, ogni 15 minuti durante la morbida e ogni 20 nei festivi, con una velocità commerciale di 25 Km/h compresi i tempi di sosta alle fermate
L’e-Brt si snoderà tra il polo intermodale della stazione di Bergamo e la stazione di Verdellino, prevedendo un collegamento diretto anche con il Polo Scientifico del Kilometro Rosso di Stezzano e con i comuni di Osio Sopra, Osio Sotto e Lallio. Dal primo luglio 2026 si viaggerà con una frequenza di una corsa ogni 10 minuti negli orari di punta, ogni 15 minuti durante la morbida e ogni 20 nei festivi, con una velocità commerciale di 25 Km/h compresi i tempi di sosta alle fermate. I tempi di percorrenza sono di 41 minuti in direzione di Verdellino (16,9 km) e 39 minuti in direzione di Bergamo (15,9 km), mettendosi in concorrenza con l’auto che spesso patiscono i frequenti rallentamenti dovuti a traffico, incidenti o cantieri. «Il vero valore aggiunto dell’e-Brt sta nell’infrastruttura, che permette di ridurre i tempi di percorrenza, anche grazie alle innovazioni tecnologiche che assicurano il rispetto dei tempi a garanzia di un servizio regolare in linea con le aspettative dei passeggeri, grazie ad esempio al sistema di preferenziamento semaforico che dà la priorità ai bus - specifica Donato -. Migliorare e velocizzare il collegamento tra Bergamo e Verdellino, lungo una direttrice trafficata, innalza la qualità del servizio e rende l’e-Brt competitivo anche rispetto al mezzo privato. Il nostro obiettivo è proprio quello di collegare meglio quest’asse di fortemente abitato e industrializzato e di implementare il livello di soddisfazione degli utenti».
Le operazioni, avviate nel giugno del 2024, stanno procedendo su più fronti, come da programma, eseguite dall’impresa Vitali Spa e con la direzione lavori in capo ad ETS S.p.A. - Engineering & Technical Services. Il termine ultimo dei lavori è stato individuato per il 30 giugno del 2026, come da scadenza imposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. «Il progetto è ambizioso ed innovativo, e sta richiedendo uno sforzo importante da parte di tutti, anche perché stiamo portando avanti tanti cantieri diffusi sul territorio, ognuno con le sue specificità - spiega Donato -. Il quadro economico dell’opera è di 84 milioni di euro. Stiamo portando avanti il tutto in un tempo veramente limitato, tenendo presente che l’idea progettuale è stata presentata nel 2021, e il nostro bilancio è assolutamente positivo. I lavori procedono spediti, oltre il 55% dell’avanzamento complessivo nel rispetto del crono-programma, e anche grazie alla mediazione con il territorio si è cercano di trovare la quadra per cercare di impattare il meno possibile sulla circolazione e mitigare gli inevitabili disagi».
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