Cgil e Uil vanno avanti sullo sciopero di venerdì, le indicazioni a livello locale

LA MOBILITAZIONE. Scontro aperto sullo sciopero di venerdì 17 proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni. A livello locale la segnalazione di Atb: possibili disagi.

Al di là delle motivazioni, la questione tecnica sulla natura dell’astensione - generale per i sindacati ma non per il Garante degli scioperi - si traduce nella conferma della richiesta di rimodulare la protesta da parte della commissione ai due sindacati. E riaccende il fronte politico, con il nuovo affondo della Lega: «Il Garante mette in castigo il capriccioso Landini» e la sua «pretesa» di trascorrere «un weekend lungo sulla pelle di milioni di italiani». E il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, avverte che se le due sigle sindacali «non rispetteranno le regole, sono io direttamente ad imporre delle limitazioni orarie».

Ma per ora Cgil e Uil vanno avanti. «Confermiamo lo sciopero del 17. È tempo di cambiare il Paese. Salvini dovrebbe avere più rispetto per i lavoratori e le lavoratrici che scioperando ci rimettono dei soldi e lo stanno facendo per migliorare questo Paese», ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando anche che «il Garante ha sbagliato perché sta forzando: una forzatura che mette in discussione il diritto di sciopero». Sulla stessa linea il leader della Uil. «Non abbiamo alcuna intenzione di rispettare i divieti della commissione di garanzia, che ci sembra più del governo», replica e attacca Pierpaolo Bombardieri. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, interviene chiedendo «il rispetto delle regole» e facendo un appello «al buonsenso».

Venerdì dunque partirà la mobilitazione di Cgil e Uil con lo sciopero di 8 ore delle lavoratrici e dei lavoratori delle regioni del Centro e, invece su tutto il territorio nazionale, dei trasporti e del pubblico impiego, scuola compresa. In concomitanza una manifestazione a Roma, in piazza del Popolo.

Poi lunedì 20 novembre sarà la volta della Sicilia; venerdì 24 delle regioni del Nord; lunedì 27 della Sardegna e, infine, venerdì 1 dicembre delle regioni del Sud. «Non ci atterremo alle limitazioni richieste dal Garante» aveva subito detto la Uiltrasporti. Linea poi messa nera su bianco dalle due confederazioni, secondo cui così si mette in discussione l’effettivo esercizio del diritto di sciopero, sancito dalla Costituzione. Per il leader della Uil, c’è stata «una presa di posizione singolare» ma «noi andiamo avanti», rimarca Bombardieri, «pronti anche a pagare multe. Non ci faremo intimidire». Dall’altra parte resta la Cisl: «Noi rispondiamo al mandato della nostra base e non ci facciamo travolgere dalla supposta egemonia di altre organizzazioni sindacali», afferma il segretario generale Luigi Sbarra, ricordando che il suo sindacato non sciopererà e manifesterà invece di sabato, il 25 novembre in piazza Santi Apostoli a Roma, per chiedere di migliorare la manovra a cominciare dalle pensioni. E dice basta alle polemiche.

A livello locale

Atb e Teb comunicano che venerdì 17 novembre 2023 potrebbero verificarsi disagi sui servizi della rete Atb e sulla linea tramviaria T1 Bergamo-Albino Teb «a causa dello sciopero generale proclamato dalle Confederazioni Nazionali CGIL e UIL contro la Legge di Bilancio del Governo». I l servizio è garantito dalle ore 6.15 alle ore 9.15 e dalle ore 12.30 alle ore 15.30 e per l’intera giornata per la Linea 1 nella tratta Aeroporto Stazione.

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