Città Alta, lungo la Corsarola riparte il cantiere per le nuove condotte

L’INTERVENTO. Chiuso l’anno della Capitale della Cultura, riprendono i lavori che interesseranno un tratto di circa cento metri.

L’operazione a cuore aperto era stata chiusa in tempo, prima che la Corsarola fosse presa d’assalto dai tanti visitatori di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Ma il cantiere per il rifacimento delle tubazioni del gas e dell’acqua è pronto a riaprire da metà gennaio, per chiudersi prima di Pasqua, sempre nel rispetto dei tempi del turismo, che ormai scandiscono la vita nel borgo antico. Ogni pietra sarà rimossa, scavando il necessario per sostituire i sottoservizi, un lavoro che non si fa dagli anni Sessanta. Si riprende quindi da dove si era rimasti nell’aprile 2022, poco dopo piazza Mascheroni: «Si interverrà su un breve tratto, di circa 100 metri, dal sagrato della chiesa di Sant’Agata nel Carmine lungo la Corsarola fino allo svincolo con via Salvecchio – illustra l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla –. Durante il cantiere le auto non potranno transitare, ma ci sono alternative, il passaggio pedonale sarà invece garantito. Qualche problema ci sarà andando avanti con i lavori, avvicinandosi a piazza Vecchia, ma procediamo passo dopo passo».

Sono quei cantieri che nessuno vorrebbe avviare, perché «è vero, creano qualche disagio – ammette Marco Brembilla –. Ma è necessario eseguirli, perché la situazione dei sottoservizi sotto la Corsarola, nonostante non sia allarmante, può solo peggiorare con il tempo, con perdite di gas e acqua». L’ultimo intervento risale, si ricordava, al 2022, quando venivano sostituite le tubazioni, un cantiere sotto osservazione per la delicatezza del luogo, con la presenza costante dei funzionari della Sovrintendenza, in caso di ritrovamenti. Poi, le maestranze, chine sulla pavimentazione, in un lavoro cuci-scuci, avevano ricollocato gli «smolleri» di porfido lungo la Corsarola, da piazza Mascheroni al sagrato della chiesa di Sant’Agata nel Carmine. Ogni pietra era stata rimossa, pulita e riposizionata, creando il tradizionale disegno a lisca di pesce. Ora si riprende con la stessa modalità. La via principale di Bergamo Alta (che in epoca romana era il «decumano massimo») non era più stata toccata dagli anni Sessanta, se non rattoppata qua e là in situazioni di emergenza. A lavori conclusi, migliorerà anche la connettività: «La prima questione è legata alla sicurezza, perché ci sono perdite, pur piccole, di metano e di acqua – spiega l’assessore Brembilla –. Il progetto prevede la posa di una tubazione polifora, nella quale è possibile inserire anche i cavi per Internet, con l’obiettivo di portare il wi-fi fino al polo museale di piazza Cittadella».

I lavori si dovranno chiudere prima di Pasqua. «Non c’è solo un problema legato alla viabilità – conclude l’assessore Brembilla –. A marzo dovremo sospendere di nuovo perché sono attesi i turisti e creeremmo troppi disagi. Riprenderà il mio successore (tra ottobre e novembre, con la nuova Giunta, ndr)». Nel nuovo Piano delle opere pubbliche (2024-2026) è stata inserita una voce da 600mila euro per proseguire il lavoro.

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