«Co-housing» all’ex Onp, famiglie «tutor» cercansi

Il progetto Avviso pubblico lanciato dal Comune: i «vicini solidali» avranno appartamenti in cambio del supporto ai nuclei in situazioni di fragilità.

Il Comune di Bergamo cerca «vicini solidali» che possano fare da guida alle 12 famiglie che entro l’estate andranno a vivere nel padiglione 8 dell’ex Onp, ospedale neuropsichiatrico di via Borgo Palazzo, protagonista, insieme all’ex cascina Serassi, del progetto «Capacityes», che vale 6 milioni di euro di cui 4,8 finanziati dal programma dell’Unione europea «Urban innovative actions», che appunto che darà nuova vita alla Serassi e a uno dei padiglioni dell’ex manicomio.

In sostanza, per l’ex Onp si cercano due famiglie con o senza figli (anche coppie di fatto) a cui saranno assegnati due appartamenti per almeno 3+2 anni, a fronte di un contributo spese. Fondamentali empatia, flessibilità, capacità di condivisione e disponibilità di tempo per accompagnare famiglie che versano in una situazione di fragilità economica, sociale e culturale verso un nuovo percorso di vita. Chi risponderà non sarà lasciato solo: saranno supportato dalle professionalità del Comune e delle cooperative aderenti al progetto (cooperativa Ruah, Patronato San Vincenzo, associazione di formazione professionale Patronato San Vincenzo, Purelab, Generazioni Fa, Csi Bergamo, Ismu-Fondazione iniziative e studi sulla multietnicità e Best institute).

L’assessore Marcella Messina: «Un’iniziativa innovativa nella costruzione del welfare di comunità»

L’avviso pubblico sarà on line sul sito del Comune (www.comune.bergamo.it) da lunedì 2 maggio: 15 giorni di tempo per poter aderire alla proposta dell’assessorato alle Politiche sociali di Marcella Messina. Le abitazioni saranno pronte entro l’estate. Una proposta di «co-housing», cioè «insediamenti abitativi composti da alloggi privati, corredati da spazi comuni destinati all’uso collettivo e alla condivisione tra i coabitanti»: «E’ l’occasione - riflette Messina - di portare nella nostra comunità questa esperienza, comune nei Paesi del nord Europa. È una possibilità di condivisione con queste famiglie, che hanno già fatto un percorso insieme al Comune e alle cooperative. Chi aderirà potrà sperimentare una progettualità innovativa, nella direzione della costruzione del welfare di comunità». Tra le attività previste, l’accompagnamento verso un nuovo stile di vita, nuove e buone pratiche, supporto reciproco, sviluppo di reti con l’esterno, mediazione di conflitti, contribuire alla gestione dell’immobile, mantenere vivi gli spazi comuni realizzando attività destinate alla socializzazione e al tempo libero, con una dimensione a scala condominiale e di quartiere.

La manifestazione d’interesse, con conseguente selezione pubblica, pone specifici requisiti. Cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione europea, almeno un membro della famiglia occupato, la famiglia non deve essere destinataria negli ultimi 5 anni di provvedimenti di sfratto per morosità, assenza di condanne penali, Isee superiore ai 10mila euro. E tra i titoli preferenziali, conoscenza dell’inglese, esperienza pregressa in attività di volontariato, l’assenza, a titolo di proprietà, di alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare nel territorio regionale. La durata della locazione minima, si diceva, è di 3 anni rinnovabile per altri 2, il canone mensile sarà a titolo di rimborso spese (rapportato alle spese sostenute per riscaldamento, illuminazione, acqua, rifiuti, spese condominiali).

All’ex cascina Serassi spazi per i giovani

Abbinato al «co-housing» nel progetto Capacityes c’è un progetto pensato per bambini e adolescenti, perché possano emergere da una condizione di povertà meramente economica, ma anche educativa e culturale. Nella cascina Serassi da tempo abbandonata nascerà un centro 0-18 anni, si chiamerà «Hub4Kids»: ospiterà i bambini, ma anche le loro famiglie, con proposte legate allo sport e al tempo libero. Al centro del delicato lavoro famiglie con minori che faticano a trovare una loro dimensione nella comunità e hanno bisogno di essere accompagnate.

Hub4Kids ospiterà le prime attività a ottobre. Aperto a tutta la città, «dialogherà con il Centro famiglia di via Legrenzi e avrà tra i temi centrali quello motorio sportivo - illustra Loredana Poli, il cui assessorato all’Istruzione, Giovani e Sport è capofila del progetto -. La sala al primo piano, per ragazzi più grandi, sarà utilizzata sia come piccola palestra sia per proiezioni e incontri. Il piano terra sarà invece più utilizzato dalla fascia 0-6, con attività anche al mattino. Inizialmente offriremo le iniziative gratuitamente».

«Cantieri a pieno ritmo»

I due cantieri, ex Onp e Serassi, lavorano a pieno ritmo: si punta a chiudere nei prossimi mesi. «La pandemia ha creato qualche problema ma ora si sta marciando – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla -. Il progetto molto consente di recuperare due immobili che altrimenti sarebbero rimasti vuoti».

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