Codice della strada, «alcolock» e targhe ai monopattini

LE NOVITÀ. In arrivo la stretta nel ddl sicurezza. Obbligatori anche casco e assicurazione per la micromobilità. Un dispositivo bloccherà l’auto se si è ubriachi, ma sarà solo sui mezzi dei condannati per guida in stato di ebbrezza.

La novità forse più singolare ha anche un nome altrettanto particolare: alcolock. Una crasi tra alcol e lock: si tratta di un dispositivo che blocca – lock appunto – l’accensione dell’auto di chi si mette alla guida positivo all’alcol. Già in uso in diversi Paesi europei, è ora previsto tra le linee guida del nuovo Codice della strada contenute nel ddl sicurezza al vaglio del governo e che sarà presentato a breve alle Camere. Va detto fin da subito, però, che il dispositivo non dovrà essere installato su tutte le auto, ma soltanto su quelle di chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza. Quest’ultimo, per avviare il motore, dovrà sottoporsi all’alcoltest integrato all’auto e, qualora il tasso dovesse essere superiore a zero (senza nemmeno la tolleranza di 0,5 grammi per litro prevista attualmente), semplicemente l’auto non si metterà in moto. La guida in stato di ebbrezza è infatti tra le principali cause di incidenti, anche con esiti mortali, nel nostro Paese.

L’alcolock non è l’unica novità allo studio

La legge conterrà infatti un pacchetto di norme per prevenire gli incidenti che coinvolgono la cosiddetta micromobilità. Chi guida un monopattino, sarà costretto a indossare il casco, avere un contrassegno identificativo, una sorta di targa per il veicolo, e soprattutto un’assicurazione. Sono infatti in crescita anche in città gli incidenti che coinvolgono o sono causati dai monopattini, i cui conducenti vengono travolti sulle strade o a loro volta investono pedoni sui marciapiedi o sulle ciclabili. Anche la loro sosta selvaggia, in particolare sui marciapiedi e nei parcheggi per i disabili, verrà pesantemente sanzionata. Così come pesanti saranno le multe per chi guiderà i monopattini contromano, altro comportamento piuttosto frequente sulle nostre strade. Anzi, i monopattini a noleggio sharing si bloccheranno in automatico – grazie a un dispositivo ad hoc che dovrà essere installato – qualora dovessero essere spostati in aree extraurbane.

Nelle intenzioni del ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini le novità del Codice della strada hanno l’obiettivo dichiarato di fermare la tragica strage di ragazzi sulle strade italiane. Per questo già entro settimana prossima il disegno di legge verrà presentato in Parlamento. Prevista anche una sorta di «ergastolo della patente», vale a dire il ritiro a vita del documento di guida quando si commettono più volte infrazioni gravi come, per esempio, l’aver causato un incidente stradale sotto l’effetto di alcol o droga. Stando alla bozza di testo, su strade e autostrade verranno poi messe a disposizione della polizia locale delle «safety car» per controllare la velocità delle auto e gestire così le criticità e gli incidenti nelle aree interessate.

Novità anche per i punti delle patente

A oggi, infatti, il 98% dei patentati ha 20 punti: per questo diventerà più facile perderli, anche perché negli ultimi anni il loro effetto deterrente si era parecchio indebolito. Si punterà poi molto sulla prevenzione, con nuove campagne informative e crediti formativi legati alla frequenza di corsi di sicurezza stradale per gli studenti di superiori o primo anno di università. Le ore minime di guide per conseguire la patente saliranno dalle attuali 10 a 12, per aumentare l’esperienza sulle strade. Inoltre autovelox e cartelli che li indicano saranno uniformati a livello nazionale per evitare eventuali contestazioni: saranno anche obbligatori i cartelli con i limiti di velocità prima degli stessi autovelox.

Novità per i quiz per la patente: conterranno anche domande sui dispositivi per la guida assistita, visto che dal 2024 saranno obbligatori. Stretta, infine, anche per la sosta selvaggia, non solo dei monopattini, ma anche e soprattutto per chi parcheggia in doppia fila, sui marciapiedi o nei posti riservati ai disabili.

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