
(Foto di Archivio)
Nella Bergamasca È questa la stima dei docenti che sarebbero stati sospesi perché non vaccinati. Con il nuovo decreto rientreranno, ma non in classe.
La «maratona» iniziava praticamente un anno fa esatto. Era il marzo del 2021, agli albori della campagna vaccinale, e in quel momento scattava – come canale prioritario – anche l’immunizzazione del personale scolastico . E fu subito uno sprint: su una platea di circa 25mila lavoratori tra personale docente e non docente (tale era, allora, la platea indicata in Bergamasca), nel giro di pochissime settimane aderirono in poco più di 20mila, cioè l’80%. Da lì in poi, viceversa, l’«ultimo miglio» ha avuto ritmi ben più compassati: e oggi, alla vigilia di una svolta, i lavoratori del mondo-scuola non vaccinati restano una piccola minoranza percentuale, ben inferiore al 10%. Ma considerata la platea così ampia, i valori assoluti appaiono comunque significativi: di dati ufficiali non ce ne sono, ma secondo una stima potrebbero essere più di mille – e meno di duemila – in Bergamasca.
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