Dalle Valli al Sebino, turismo più inclusivo in vista della Capitale della Cultura

Il progetto Stai. Dalla Regione 2,2 milioni per infrastrutture, formazione e servizi. Il ministro Locatelli: «Un modello di accoglienza a favore di tutti».

Valorizzare e incrementare l’attrattività, l’accessibilità e l’accoglienza per tutti: è tra le finalità del progetto Stai (Servizi per turismo accessibile e inclusivo) presentato oggi 7 novembre a Sale Marasino (Brescia) a bordo di un battello della società Navigazione Lago d’Iseo alla presenza del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli (fino al mese scorso assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia), dell’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, e diversi rappresentati degli enti e associazioni partecipanti a Stai.

In vista del 2023, quando Bergamo e Brescia saranno «Capitali italiane della cultura», con il progetto Stai si intende dare rilevanza al tema del «Turismo inclusivo» proponendo un modello declinato su aree montane e lacustri.

Il finanziamento

Il progetto Stai è stato ammesso e finanziato per un importo complessivo di 2.200.000 euro di cui 2 milioni come risorse statali assegnate a Regione Lombardia e 200.000 euro risorse regionali a titolo di cofinanziamento. «Aumentare l’accessibilità, promuovere l’accoglienza a favore di tutti, favorire la migliore fruizione delle tante opportunità offerte dalla nostra Regione - ha detto in un video messaggio il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - è la sfida più bella cui ci prepariamo con entusiasmo. Con entusiasmo e anche con tanta professionalità, con la stessa efficienza e capacità organizzativa che hanno portato Bergamo-Brescia a Capitali della Cultura 2023».

Il format potrà essere replicato anche in vista dell’appuntamento con Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. «Un progetto - ha detto l’assessore Magoni - che dimostra, ancora una volta, l’impegno di Regione Lombardia nei confronti dell’accessibilità e della valorizzazione inclusiva dei territori montani e lacustri delle province di Bergamo e Brescia. Non esiste turismo senza la giusta attenzione nei confronti delle persone fragili e disabili: le bellezze della nostra regione devono essere apprezzate e godute da tutti».

«Il progetto, che ho seguito personalmente come assessore regionale - ha detto il ministro Locatelli - è l’occasione per proporre un modello di turismo universalmente accessibile, rivolto non solo ai chi vorrà venire a visitare i territori di Bergamo e Brescia, ma anche a chi volesse seguire percorsi di inserimento lavorativo». «Il Ministero per le Disabilità - ha continuato - proseguirà la sua azione di promozione rispetto ad un settore nevralgico quale è quello del turismo perché la piena partecipazione delle persone alla vita quotidiana, così come previsto dalla convenzione Onu e dall’Agenda 2030, passa anche attraverso il riconoscimento di percorsi di formazione e lavoro accessibili a tutti».

Ecco le principali azioni

1 - Azioni infrastrutturali per incrementare l’accessibilità e fruibilità di spazi, ambienti, percorsi, itinerari e servizi turistici e fruibilità delle relative esperienze turistiche (tra questi: Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia, Cammino Brescia-Bergamo, Itinerari accessibili in Bergamo Alta e Val Taleggio, Sentieri accessibili in Provincia di Bergamo e Brescia, Incremento dell’accessibilità dei servizi turistici nelle Valli bergamasche afferenti al comprensorio di Clusone, Incremento dell’accessibilità dei percorsi turistici montani e lacustri in Valle Camonica).

2 - Azioni per un’accoglienza turistica di tipo inclusivo con aggiornamento e implementazione delle informazioni sull’accessibilità già presenti sui siti tematici regionali Lombardiafacile (www.lombardiafacile.regione.lombardia.it) e «In-Lombardia.it» e campagna di rilevazione di dati e informazioni sull’accessibilità di servizi ricettivi e ristorativi, di itinerari enogastronomici, naturalistici, storico-culturali, dei servizi offerti dalla Guide turistiche del territorio.

3 - Tirocini nei servizi turistici per l’inclusione delle persone con disabilità. Il progetto prevede l’attivazione di 26 tirocini dedicati alle persone con disabilità nei servizi turistici che frequentano o hanno terminato percorsi formativi correlati all’ambito turistico.

4 - Formazione degli operatori turistici sull’accoglienza dei turisti con disabilità.

5 - Azioni per la Comunicazione e Promozione.

6 - Azioni per la sicurezza del turista con disabilità e l’accesso ai servizi sanitari. Nello specifico sviluppare una campagna di comunicazione e pubblicizzazione della APP 112 Were Are U di Areu, che impegni tutti i partner del progetto, in modo che i turisti con disabilità vengano a conoscenza di questa opportunità. È prevista inoltre la collaborazione con alcune strutture sanitarie dei territori individuati, attraverso un’opportuna attività formativa destinata agli operatori degli sportelli.

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