
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 03 Ottobre 2025
Dario Crippa, in carcere nel deserto del Negev. «Gli attivisti stanno bene, il morale è alto»
GLI ATTIVISTI. Anche un bergamasco tra gli attivisti della Flotilla arrestati dall’esercito israeliano. Liberati i 4 parlamentari italiani presenti sulle navi.
Sono ore di attesa per le famiglie e i sostenitori della Global Sumud Flotilla, la missione internazionale diretta verso Gaza fermata dalle autorità israeliane. A bordo c’era anche Dario Crippa, figlio di Marzia Marchesi, assessora del Comune di Bergamo. «Condivido con voi le notizie che abbiamo», ha scritto Marchesi in una nota diffusa nelle scorse ore. Secondo quanto riferito, gli avvocati di Adalah hanno seguito gli interrogatori per quasi 24 ore e ora stanno raggiungendo il carcere di Kesdiot, nel deserto del Negev, dove sono stati trasferiti tutti i partecipanti. La prigione si trova a circa 30 chilometri dal confine con l’Egitto.
Alle famiglie è stato comunicato che gli attivisti stanno bene e che il loro morale resta alto, nonostante la detenzione e l’incertezza sul destino delle imbarcazioni e degli aiuti umanitari che trasportavano. Parallelamente, si è sbloccata la posizione dei quattro parlamentari italiani presenti sulla nave. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che a loro è stata riconosciuta l’immunità parlamentare e che sono già ripartiti dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, accompagnati da un diplomatico dell’ambasciata italiana. «Ho parlato con loro mentre erano all’aeroporto e stanno bene. Ho avvisato anche i leader dei loro partiti e la presidente del Consiglio», ha dichiarato Tajani a margine di un evento a Roma.
Secondo il team legale italiano, ieri è stato possibile un colloquio diretto con alcuni degli attivisti fermati. In queste ore l’ambasciatore italiano in Israele dovrebbe incontrarli nuovamente nel carcere del Negev.
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