Delitto di Entratico, il pm chiede 24 anni per il dipendente del prof ucciso

Il pm Carmen Santoro venerdì mattina 15 ottobre ha chiesto una condanna a 24 anni nei confronti di Surinder Pal, indiano di 58 anni, residente a Casazza, detenuto per l’omicidio di Cosimo Errico, 58 anni, docente dell’istituto Natta di Bergamo ucciso il 3 ottobre 2018 nella sua cascina didattica di Entratico, dove l’imputato lavorava.

Quattro anni l’accusa li ha invocati per un altro indiano di Casazza, Mandip Singh, 39 anni, anche lui dipendente di Errico, che deve rispondere di favoreggiamento. Gli avvocati Michele Agazzi e Antonio Abbatiello, difensori dei due imputati, hanno invece chiesto l’assoluzione. La sentenza della Corte d’assise presieduta da Giovanni Petillo (a latere Bianca Maria Bianchi) è attesa per il 25 ottobre.

Il processo si gioca su una serie di indizi, tra cui l’impronta insanguinata di una scarpa ritrovata accanto al corpo del professore. Appartiene a una delle due calzature dell’assassino, mai più ritrovate. Le scarpe erano state acquistate dalla moglie della vittima per il marito, che era solito donare indumenti ai dipendenti. Secondo il pm, le calzature erano finite a Pal, per la difesa invece non si è indagato verso altre direzioni.

Il movente del delitto sarebbe il denaro: Pal, dedito all’alcol e al gioco, era quotidianamente a caccia di soldi anche tramite piccoli furti in cascina. Quel giorno si sarebbe appropriato di 600 euro e avrebbe ucciso Errico che l’aveva smascherato, è la tesi della Procura. «Visto che è stato arrestato a quasi due anni di distanza, perché in tutto questo tempo, se sapeva di essere l’assassino, non è fuggito?», s’è domandato nella sua arringa l’avvocato Agazzi.

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