Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 20 Novembre 2025
Di corsa contro la violenza sulle donne: sui pettorali i nomi delle vittime
L’INIZIATIVA. Sabato 22 novembre, con partenza alle 9 da Piazza Giacomo Matteotti – Palazzo Frizzoni, torna Running Against Violence, l’evento promosso dall’Associazione sportiva dilettantistica Podisti Insonni, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Aiuto Donna, per dire insieme basta alla violenza sulle donne.
Bergamo
Bergamo si prepara a un grande momento di sensibilizzazione e memoria collettiva. Sabato 22 novembre, con partenza alle 9 da Piazza Giacomo Matteotti – Palazzo Frizzoni, torna Running Against Violence, l’evento promosso dall’Associazione sportiva dilettantistica Podisti Insonni, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Aiuto Donna, per dire insieme basta alla violenza sulle donne.
L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti; chi lo desidera potrà lasciare una donazione libera sul posto o direttamente all’associazione per sostenere i servizi del Centro Antiviolenza. I partecipanti potranno scegliere tra una corsa di 3,5 km o una camminata di 2,5 km. Come ormai da tradizione, è richiesto di indossare qualcosa di rosso, il colore simbolo della lotta contro la violenza di genere.
300 pettorali, ognuno con il nome di una vittima di femminicidio degli ultimi tre anni, verranno appesi sulla scalinata del Palazzo della Ragione in Piazza Vecchia
Quest’anno l’evento assume un significato ancora più forte: 300 pettorali, ognuno con il nome di una vittima di femminicidio degli ultimi tre anni, verranno appesi sulla scalinata del Palazzo della Ragione in Piazza Vecchia. Accanto ai nomi, alcuni disegni realizzati dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Zanica, che hanno voluto contribuire con la loro sensibilità e il loro sguardo di giovani cittadini. La manifestazione partirà da Palazzo Frizzoni in due gruppi, uno che corre e uno che cammina.
I partecipanti si ricongiungeranno poi in Piazza Vecchia intorno alle 9.30da un breve momento musicale che farà da accompagnamento alla posa dei pettorali. A seguire interverranno: Marcella Messina, assessora del Comune di Bergamo e Sara Modora, coordinatrice del Centro Antiviolenza Aiuto Donna.
«Il senso di mettere un pettorale con il nome di una donna vittima di femminicidio è un modo per portarla sul cuore, portare sul petto la sua storia, la sua voce, il suo nome, per far sì che non venga mai dimenticata»
Tra gli iscritti spicca la presenza di 63 cadetti della Guardia di Finanza, che hanno aderito con entusiasmo, e del comico Omar Fantini, che ha scelto di sostenere la causa con la sua partecipazione. Margaret Longo, presidente dei Podisti Insonni, sottolinea il valore profondo dell’iniziativa: «Con la nostra associazione e con questo evento sosteniamo il fatto che lo sport non ha solo un beneficio a livello di salute, ma anche sociale. Possiamo far stare bene anche gli altri. Il senso di mettere un pettorale con il nome di una donna vittima di femminicidio è un modo per portarla sul cuore, portare sul petto la sua storia, la sua voce, il suo nome, per far sì che non venga mai dimenticata. È la terza edizione della corsa e per quest’anno abbiamo già 200 iscritti, ma la prospettiva è quella sempre più di aumentare».
Running Against Violence diventa così un’iniziativa che unisce sport, memoria e impegno civile. Ogni passo, ogni pettorale appeso, ogni nome ricordato diventa un messaggio forte e condiviso: la violenza sulle donne riguarda tutti, e tutti possono fare la propria parte.
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